Terzo in batteria, è in semifinale. A fine gara: «meglio sbagliare in qualifica. Ho tolto la ruggine e adesso sono pieno di fiducia»

Marcell Jacobs ieri si è qualificato a stento per le semifinali dei 100 metri dei campionati mondiali a Budapest. Ma è reduce da un lungo infortunio e può solo migliorare come ha detto egli stesso a fine gara. Qui il commento di Repubblica.
Libero scrive che non è da medaglia e che lo sa lui per primo:
Marcell Jacobs invece ha scelto almeno di correre. Questo basta e questo ci deve bastare, perché al momento è tutto quello che il campione olimpico riesce a dare. Cercava quelle risposte che nemmeno lui aveva, non le ha trovate anche se ha passato il turno e oggi lo rivedremo. Il 10”15 per chiudere la sua batteria dei quarti con un terzo posto risicato è tempo buono per vincere i Campionati Italiani, ma qui a Budapest significa solo un posto in piccionaia, a guardare tutti da fuori. Però dopo tutte le chiacchiere e le illazioni scatenate (non da lui) negli ultimi mesi è stato già importante rivederlo.
Alcune sue dichiarazioni di ieri:
«Per me era importante essere qui, era importante tornare a gareggiare. I 100 metri però non si possono improvvisare, non puoi pensare di fare 9.80 senza allenamenti o competizioni per due mesi. A livello tecnico c’è ancora molto da sistemare, però intanto abbiamo passato il turno. Spero di fare altre due gare, nonostante la partenza più brutta della mia vita».
«I primi cinque appoggi: troppo lenti e lunghi. Solo di forza. Dai 10 metri in poi, ho dovuto iniziare un’altra gara per trovare il ritmo e non mi sono disteso come avrei voluto. Meglio sbagliare in qualifica: bisognerà correre intorno ai 10 netti per entrare in finale. Ho tolto la ruggine e adesso sono pieno di fiducia».