Nella lotta di classe la voglia popolana ha soppiantato la presunzione elitaria dei vicecampioni d’Italia

Il crollo della Lazio a Lecce, con conseguenti accuse di Sarri che parla come se non facesse l’allenatore lì da due anni.
Cosa scrive Repubblica della partita che il Lecce ha vinto 2-1 e che fino all’84esimo stava perdendo 2-1.
In due minuti, due soli minuti, la Lazio ha conosciuto l’amarezza di sale della sconfitta dopo i lunghi e dolci minuti della vittoria desiderata, ma quando le cose si rovesciano in questo modo non sempre c’è lo zampino del caso, almeno non in questo: la Lazio è un Lecce di lusso, o il Lecce una Lazio operaia (stessi principi di gioco, diversa caratura di giocatori), e nella lotta di classe la voglia popolana ha soppiantato la presunzione elitaria dei vicecampioni d’Italia. Sarri a fine gara dirà: «È la stessa partita dell’anno scorso, non cresciamo mai, è un brutto segnale. È vero che abbiamo fallito le occasioni del 2-0 ma anche che nel secondo tempo hanno giocato solo loro».