La partnership con Msc vale 10 milioni, in più ci sono Upbit e Ebay: “Sta seguendo la strategia dei top club, ha eliminato il co-sponsor”
Un’analisi di Sport&Business ha messo in luce il rapporto delle squadre di Serie A con i propri main sponsor. Nonostante gli ottimi esempi di Napoli e Milan, all’appello mancano ancora Roma, Lazio e Atalanta.
Le tre società in questione infatti sono le uniche in Serie A a non avere ancora lo “sponsor di maglia”. Scrive la Gazzetta dello Sport:
“Non è semplice, al giorno d’oggi, attrarre aziende e convincerle a investire in contratti milionari. Sarà per la congiuntura economica, sarà per la bolla sgonfiata delle criptovalute, sarà semplicemente per i limiti del sistema. La Roma è alla ricerca di un’alternativa e, per ora, esibisce la scritta SPQR; sul retro della maglia c’è la catena di resort Auberge che appartiene al gruppo Friedkin e assicura circa 4 milioni. Anche la Lazio è a caccia del main sponsor, dopo che un’altra entità operante nel settore cripto, Binance, non ha esercitato l’opzione di rinnovo a un contratto che valeva 6 milioni annui più le royalties sulla vendita di criptovalute. Al momento la divisa biancoceleste è marchiata solo da Aeroitalia, sleeve sponsor da 1,5 milioni. L’Atalanta nelle stagioni passate aveva beneficiato dell’effetto-traino della Champions, al momento ha nel paniere Radici e Gewiss (3,5 milioni complessivi)“.
Prima di passare al Napoli e al Milan, una riflessione sulla bolla delle criptovalute sembra doverosa. L’anno scorso ne erano piene le maglie delle squadre, le società di criptovalute hanno avuto una visibilità forse enorme. Tuttavia si trattava di un fuoco di paglia e pagarne le spese è stato anche il calcio italiano. Già l’anno scorso Inter e Roma hanno stracciato i contratti con DigitalBits perché inadempiente.
Gli esempi virtuosi comunque esistono. Si tratta appunto si Napoli e Milan. Per gli azzurri, De Laurentiis è riuscito a raddoppiare il valore della divisa. “La maglia vale adesso 20 milioni, con il main sponsor Msc a 10, quello sulla manica Ebay e quello sul retro Upbit“. E ancora:
“Quest’ultima collaborazione va in controtendenza, visto che l’exchange sudcoreano di cripto-asset non ha abbandonato gli azzurri nemmeno dopo la partenza di Kim. Il club di De Laurentiis sta capitalizzando la vittoria dello scudetto e, nel frattempo, ha mutato strategia “ripulendo” la maglia che non ha più il co-sponsor: una scelta comune ai top club per i quali vige la regola “less is more”.
Stesso discorso si può fare per il Milan:
«In ascesa sono i rossoneri che, tra Emirates, Msc e Wefox, portano a casa 42 milioni. La partnership principale, a quota 30, è praticamente raddoppiata con l’ultimo rinnovo».