ilNapolista

Manchester City come Shrek, un orco che durante il calciomercato preferisce cacciare i difensori (l’Equipe)

Prima di Gvardiol (90 milioni) hanno preso 7 difensori pagandoli sempre sopra i 40 milioni. La difesa è il loro terreno di caccia preferito

Manchester City come Shrek, un orco che durante il calciomercato preferisce cacciare i difensori (l’Equipe)
Manchester City's Spanish manager Pep Guardiola celebrates with the winners' medal after winning the UEFA Champions League final football match between Inter Milan and Manchester City at the Ataturk Olympic Stadium in Istanbul, on June 10, 2023. (Photo by FRANCK FIFE / AFP)

L’acquisto di Gvardiol da parte del Manchester City ha riacceso i riflettori dell’Equipe sulla “fame illimitata” del club di Guardiola per i profili difensivi. La tesi del quotidiano francese è che l’allenatore ex Barça e Bayern Monaco, abbia un’attenzione particolare per i difensori.

Per il croato, il City ha pagato 90 milioni di euro, facendo di lui il difensore più pagato della storia. Di nuovo. “Cifre esorbitanti, ma non così sorprendenti se si guarda un po’ di più alle spese del Citizens negli ultimi periodi di mercato, soprattutto da quando Pep Guardiola è al timone della nave. Dall’arrivo al club del tecnico spagnolo nel 2016, infatti, il Manchester City ha fatto del settore difensivo il suo terreno di caccia preferito durante i periodi di mercato“.

Prima del neo acquisto croato, il City ha preso sette difensori, tutti pagati sopra i 40 milioni di euro, “con un picco di 71 milioni per il portoghese Rúben Dias (secondo Transfermarkt)“.

Va notato che questa costosa politica di reclutamento era iniziata poco prima dell’arrivo di Guardiola con i trasferimenti di Eliaquim Mangala (agosto 2014) e Nicolás Otamendi (agosto 2015), rispettivamente per 45 milioni di euro e 44,50 milioni di euro“.

L’altra tesi dell’Equipe riguarda i trofei vinti dal City. Per conquistare il più importante, la Champions, Guardiola ha impiagato diversi anni. Cosa che ha messo nel mirino della critica anche la difesa che quasi ogni anno si arricchiva di un nuovo costoso elemento. Così passavano in secondo piano “l’assenza di un vero numero 9 o le discutibili scelte tattiche di Guardiola”.

Giusto per fare qualche altro nome, l’Equipe chiama in causa “Nathan Aké (45 milioni) e John Stones (55 milioni). Hanno partecipato alla corsa per la Champions League. Senza metterlo particolarmente in luce, rimane “fondamentale” agli occhi del suo allenatore. John Stones ha faticato a lungo prima di avere un po’ di continuità. La scorsa stagione è stata segnata dal suo riposizionamento nello schema di Guardiola in una posizione ibrida a metà  tra sentinella davanti alla difesa e difensore centrale. Kyle Walker (52 milioni) è diventato un punto di riferimento. Il terzino del City è un elemento imprescindibile del collettivo“.

Questi erano gli acquisti azzeccati, quelli che hanno portato valore a lungo termine. Poi ci sono gli abbagli, come Joao Cancelo (65 milioni):

Il portoghese ha impressionato per velocità e qualità offensive. Solo che la storia con il Manchester City si è in qualche modo bloccata. Un rapporto teso con Guardiola lo ha spinto a lasciare il club lo scorso inverno per passare al Bayern in prestito. Aymeric Laporte (65 milioni di euro) ha mostrato per primo tutta la portata delle sue qualità difensive. Ma un grave infortunio nell’agosto 2019 lo ha rallentato. Dal 2020-2021, la cerniera Dias-Stones prende il sopravvento e Laporte diventa più un giocatore da turnover“.

E infine il caso Mendy (57 milioni di euro), “il 2019-20 è stato probabilmente l’anno di maggior successo, ma coincide anche con la perdita del titolo da parte del City contro il Liverpool. Le pesanti questioni legali lo hanno privato di ogni incontro dal 15 agosto 2021″.

ilnapolista © riproduzione riservata