Un incontro a porte chiuse, in cui l’attaccante ha ribadito la sua posizione, come ha fatto il club. Non ci sarà cessione in estate. La crisi è insolubile
Kylian Mbappé non andrà al Real Madrid né altrove, non ci saranno offerte last minute il 31 agosto o il 1 settembre per l’attaccante del Psg. Ha deciso di restare a Parigi, non importa quello che succederà. Le Parisien scrive che Mbappé lo ha chiarito ancora una volta martedì al presidente Al-Khelaifi, durante una conversazione piuttosto animata.
“Ha deciso di rimanere al Psg, non importa cosa succederà. Lo ha detto di nuovo questo martedì a Nasser Al-Khelaifi durante una conversazione animata al Campus di Poissy. Non si è smosso di un centimetro dalla sua scelta, quella che ha comunicato pubblicamente il 16 giugno in Portogallo a margine di una partita della squadra francese contro Gibilterra: «Rimanere al Psg è la mia unica opzione al momento», ha detto. Un momento che durerà tutta la stagione, dunque”.
Le Parisien racconta l’incontro tra Mbappé e Al-Khelaifi.
“La stella e il presidente si sono detti le loro quattro verità nella privacy di una porta chiusa. Persiste il dialogo tra sordi. Il capitano della squadra francese mantiene una posizione nota a tutti all’interno del club da luglio 2022”.
Ha un altro anno di contratto, è l’unico che può decidere cosa farne.
“Il presidente, da parte sua, gli ha ribadito che nel momento in cui deciderà di rinnovare il contratto sarà reintegrato nella squadra di Luis Enrique, ma senza questa circostanza, Mbappé non giocherà nemmeno un minuto in stagione, quella che si conclude con Euro 2024 e le Olimpiadi di Parigi”.
Non c’è soluzione alla crisi, dunque. Il club non ha preso in considerazione l’ipotesi di un trasferimento commerciale di Mbappé fino ad ora, né per il 2023 né per il 2024 né per le stagioni successive.
“Al di là dei conflitti di comunicazione tra due parti che non vanno più d’accordo, la via d’uscita dalla crisi non appare fino ad oggi. Il miglior marcatore della storia del Psg resterà ancora una stagione e il suo datore di lavoro minaccia di non utilizzarlo sotto lo sguardo incredulo di Luis Enrique, il nuovo allenatore che a volte si chiede dove abbia messo piede firmando a Parigi”.