Elmas, Demme, Lobotka, Mario Rui, Osimhen, Kvara. Il preparatore Rongoni avrà contato pure lui gli infortuni che stridono con la tendenza del passato
Il Corriere dello Sport inizia a farsi qualche domanda sulla validità della preparazione atletica del Napoli alla luce dei tanti infortuni tra i suoi giocatori nelle ultime settimane, da quando sono iniziati i ritiri estivi. Elmas ha saltato l’amichevole con l’Hatayspor per un affaticamento alla coscia. Risentimento alla coscia anche per Demme, che al terzo giorno di allenamento in Abruzzo si è dovuto fermare in anticipo rispetto ai compagni durante l’allenamento. A Castel di Sangro ha avuto problemi anche Lobotka, per un sovraccarico al ginocchio sinistro. E poi Mario Rui, che ha riportato una distrazione di primo grado del retto femorale che gli ha imposto tra i 10 e i 15 giorni di stop. Mercoledì, infine, Osimhen ha assistito all’amichevole col Girona in tribuna, per un affaticamento e si sono fermati anche Simeone, sempre per affaticamento, e Kvaratskhelia, per un trauma contusivo. Una tendenza che stride con il recente passato.
Il Corriere dello Sport scrive:
“Rudi Garcia con il Girona s’è dovuto inventare (ma solo per una ventina di minuti), un Napoli senza la propria anima: però fuori dal tridente questa squadra non sa starci o, magari inconsciamente, non vuole starci. Ma senza Mario Rui, Demme, l’affaticato Osi e con un Lobotka da dosare dopo l’acciacco in allenamento, è divenuto un esercizio alternativo provare ad infilarsi in un turnover estivo: Paolo Rongoni, il preparatore atletico che Garca ha portato con sé, avrà contato pure lui gli incidenti di percorso che stridono con la tendenza del passato. Come non farsi mancare nulla”.
Anche il Corriere del Mezzogiorno si sofferma sul tema.
“È un momento complicato ma determinante della preparazione estiva, le fatiche si fanno sentire, il cambio radicale nel lavoro è da gestire e Garcia si trova a fare la conta tra acciacchi di varia natura. Con Spalletti anche nella prima estate il pallone fu subito dominante, invece il duo Garcia-Rongoni ha programmato tanto lavoro a secco. Nulla di eccessivamente preoccupante, lo staff di Garcia ha scelto la via della fatica, l’idea è mettere benzina nelle gambe che può rivelarsi preziosa in una stagione senza soste. Conta la gestione delle fasi, in questo momento il Napoli sta limitando i danni attraverso la prevenzione per ridurre il rischio degli infortuni e mescolare l’allenamento quotidiano con la ricerca della brillantezza in vista dei primi impegni stagionali. Ieri Garcia per esempio ha deciso di concedere mezza giornata di riposo con una braciata di gruppo (si festeggiavano i 30 anni di Politano) annullando la seduta pomeridiana a porte chiuse inizialmente prevista da programma”.
“Garcia intanto fa la conta ad ogni allenamento, dopo la seconda amichevole disputata a Castel Di Sangro contro il Girona gli acciacchi sono aumentati”.