I De Laurentiis meglio in tribuna che negli spogliatoi. Natan ultimo nella gerarchia dei difensori. Anguissa come Atlante, Di Lorenzo come il vino buono
Le pagelle di Napoli-Sassuolo 2-0 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.
MERET. Un portiere che ozia, nel calcio, è un evento virtuoso – senza voto
Più che di ozio parlerei di totale inattività – senza voto
DI LORENZO. L’Eurocapitano, Ilaria cara, cesella il risultato per intero da attaccante naturale: dal suo tacco al 15’ per Na-Politano origina il rigore del vantaggio, indi scaraventa in rete un servizio vertiginoso dell’entrante Che Kvara (sempre evviva). In più dialoga con The Mask e dietro è bravo al 56’ – 7,5
Di Lorenzo è come il vino buono: più invecchia, anche solo si una settimana, più migliora. Anche ieri il capitano è stato determinante e bellissimo da guardare. A quello che hai scritto tu aggiungo che è stato lui ad imbeccare Raspadori, dopo un minuto circa, nell’azione che poi si è conclusa sul palo. Quanto al gol, Fabrizio, è stato un quadro delizioso: la pennellata di Kvara e il sorriso di Di Lorenzo. Una meraviglia – 8
RRAHMANI. Si sta calando benissimo nel ruolo di leader della difesa e all’uopo risolve matasse imbrogliate assai nel quarto d’ora in cui il Sassuolo osa avanzare, dalla mezzora del primo tempo – 7
Mi è piaciuto: ha mantenuto il sangue freddo anche di fronte a Laurentie che avrebbe potuto creare qualche problema – 7
JUAN JESUS. Anche Giovannino Gesù è talvolta risolutore e dimostra bersanianamente di essere un usato sicuro e affidabile. Ovviamente la prova del nove della nuova coppia Amir-JJ saranno attaccanti più consistenti di quelli di Frosinone e Sassuolo. Per il momento accontentiamoci così – 6,5
Anche lui ben presente a se stesso, come il compagno di reparto. Mi fa piacere abbia preso il posto di Kim, pur se con tutti gli interrogativi del caso relativi a Natan e alla narrazione durata mesi sulla ricerca del successore del coreano, ma questa è un’altra storia – 6,5
OSTIGARD dal 90’. A fine partita, Rudi il Violinista ha detto che il Norvegese Volante viene dopo Giovannino Gesù e che per Natan ci “vorrà tempo”. Spero che non abbia il maligno e letale sospetto di aver ricevuto da DeLa un “pacco” dal Brasile – senza voto
Tu pensa a Ostigard, Fabrizio: sta là in silenzio, ormai incorporato con la panchina, e non è nemmeno preso in considerazione. Meriterebbe una statua alla sopportazione – senza voto
OLIVERA. L’uruguagio cresce e alla seconda è di nuovo in campo al posto di Marittiello. Per un’ora a sinistra c’è poca vita, ma quando ricompare il Che georgiano anche Olivera prende coraggio e guadagna metri – 6
Il problema di Olivera è che a destra c’è Di Lorenzo che farebbe sfigurare chiunque – 6
ANGUISSA. L’Ovunquismo is back e fa scappare gli avversari. Un godimento anche estetico. Zambo è incontenibile e si rivela assiduo pure nell’area neroverde, tra sgroppate, tiri tentati e colpi di testa – 7,5
Regge il centrocampo come Atlante reggeva il mondo – 8
LOBOTKA. Il Napoli chiude col 67 per cento di possesso, complice anche il rosso al ciarliero franco del Sassuolo, e Robotka ritrova un po’ la sua solita terra di mezzo. Epperò l’altro franco, quello nostro in panca, continua a predicare il suo multiforme verbo verticale e lo sostituisce ancora una volta, seppur a una manciata di minuti dalla fine. Vedremo gli sviluppi, in fondo ogni partita ha una sua storia – 6,5
Svolge il solito lavoro per cui lo conosciamo bene, ma Anguissa gli ruba nettamente la scena – 6,5
SIMEONE dall’83’. Dovrebbe sbranarsi le mani per quel gol ingerito al 93’, ma per fortuna, diciamo così, è fuorigioco – senza voto
Senza voto
ZIELINSKI. E’ l’artista che allarga l’orizzonte e allunga lo spazio. La fantasia di San Piotr stasera va al potere – 7
Il Napoli è in campo da due partite e Zielinski continua a sfoderare colpi di classe. Conoscendo Piotr siamo costretti ad aspettarci la solita altalena di prestazioni, la speranza è che l’aver deciso una svolta determinante nella vita e nella carriera lo abbia aiutato finalmente a raggiungere la maturità e l’equilibrio. Dio sa quando tutti vorremmo sia così – 7
CAJUSTE dall’83’. Si tiene lontano dall’area di rigore e fa cose buone lì in mezzo, a recuperare palloni. Ecco Ilaria, io gli farei ascoltare il mediano di Ligabue a ripetizione – 6
Nessun danno e dopo l’esordio è una speranza – senza voto
POLITANO. La destra secondo Matteo, sempre la stessa, stasera è incisiva come già in terra ciociara. E’ lui a lucrare il rigore dell’uno a zero. Da registrare c’è anche un traversone perfetto per la cabeza di Victor Victoria – 6,5
L’intesa con Di Lorenzo è magica, come la sua forma, che sembra perfetta. Anche nel suo caso mi sembra sia avvenuta una maturazione – 7
KVARATSKHELIA dal 61’. Dopo il crollo delle ideologie, le poche certezze che abbiamo nella vita appartengono al calcio e tra queste c’è l’avvento azzurro del Che Kvara. Vederlo solo per mezzora è un’amputazione dello spirito. Diamo allora per buona la spiegazione del Violinista sulla preparazione “spezzata”, ma da queste parti, Ilaria, veglieremo sul Caro Georgiano come le vergini del Vangelo in attesa dello sposo. Il Che entra e dopo novanta secondi ricama fulmineo una palla obliqua per l’Eurocapitano, laddove contano il pensiero geniale e l’esecuzione simultanea – 7,5
Entra in campo e, con una tranquillità disarmante, apre uno spazio che solo lui avrebbe potuto vedere, regalando a Di Lorenzo un sorriso che riempie il cuore – 8
OSIMHEN. Segna il rigore, si trascina appresso l’intera difesa neroverde, corre e difende, sale in cielo almeno due volte con la cabeza. Victor Victoria è anche un capo generoso: sul secondo rigore non fa il cannibale e lo dona, ahinoi invano, a Giacomino – 7,5
Qualche difetto nello stoppare la palla e un paio di occasioni divorate ma sul rigore è meraviglioso. Un po’ meno nel concedere il secondo a Raspadori, anche se è da premiare l’altruismo – 7,5
RASPADORI. Prende un palo dopo 58 secondi e poi ha altre tre occasioni per buttarla dentro, di cui una clamorosa su penalty. Avesse segnato avrebbe placato la sua ansia da prestazione e soprattutto avrebbe un po’ sopito il tormentone tattico che lo avvolge in questa nuova era garciana sotto l’alto patronato del presidente che si crede Re Mida. Forza Giacomino – 6,5
L’emozione dell’ex gli gioca un brutto scherzo e forse era anche prevedibile, motivo per cui, forse, Osimhen non avrebbe dovuto lasciargli il rigore, come detto sopra – 6
ELMAS dall’83’. Senza voto
Senza voto
GARCIA. Il Napoli fa due su due e il merito va certamente anche a chi sta in panchina. Speriamo solo che non si faccia fagocitare dalla bulimia presidenziale. Vedere infatti Dela e figlio negli spogliatoi azzurri prima dell’inizio della partita un po’ inquieta. Il loro posto è in tribuna. Speriamo quindi che Rudi il Violinita resista: ha l’intelligenza e il carattere per farlo – 7
Seconda vittoria per un Napoli che continua ad assomigliare tremendamente a quello dello scorso anno. Garcia è promosso di nuovo – 7
ARBITRO GIUA. Non fa danni, come si temeva. Anzi – 7
Se uno ti manda a fanculo è giusto dimostrargli che chi comanda in campo è l’arbitro. Giua lo ha fatto, bene così – 7