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Napoli, una decina di calciatori fuori uso e non è certo colpa dell’aria di Castel di Sangro (CorSport)

Chissà cosa sta succedendo in Abruzzo, si chiede il quotidiano sportivo, lasciando intendere che sotto accusa è la preparazione atletica

Napoli, una decina di calciatori fuori uso e non è certo colpa dell’aria di Castel di Sangro (CorSport)
Napoli's Nigerian forward Victor Osimhen reacts during the Italian Serie A football match between Monza and Napoli on May 14, 2023 at the Brianteo stadium in Monza. (Photo by GABRIEL BOUYS / AFP)

Chissà cosa sta succedendo a Castel di Sangro, scrive il Corriere dello Sport. Il riferimento è alla lunga catena di infortuni e affaticamenti muscolari tra le fila dei giocatori del Napoli. Il club di De Laurentiis, al momento, ha una decina di pedine fuori uso.

“E allora, ricapitolare è una piccola ferita per Garcia, che scopre di avere una decina di calciatori fuori uso e un’emergenza con la quale confrontarsi: in cinque se ne stanno in piscina, non certo per divertirsi (e sono Demme, Lobotka, Kvara, Juan Jesus e Saco); altri quattro stanno in palestra (Osi, Mario Rui, Olivera e Zedadka); Gollini, per non farsi mancare nulla, è rimasto a Rivisondoli in albergo con l’influenza e Gaetano ha svolto il personalizzato, figlio dell’accidente capitatogli nell’ultima di campionato con la Fiorentina”.

I muscoli del Napoli soffrono, mentre l’inizio del campionato si avvicina. I problemi fisici dei giocatori azzurri, scrive il Corriere dello Sport lasciando intendere un’accusa alla preparazione atletica dello staff di Garcia, non sono certo da attribuire al clima di Castel di Sangro.

“I muscoli soffrono e il Napoli pure e questi non sono dettagli, a quattordici giorni esatti dal debutto di Frosinone, una finestra sufficiente per avere la speranza di recuperare un po’ di calciatori: Lobotka ha appena ricominciato a giochicchiare, l’ha fatto con il Girona e non induce all’ansia; Kvara deve fronteggiare la contusione al ginocchio sinistro, che con il Girona gli ha rovinato la giornata; Olivera è affaticato. Ma è il tempo che è cambiato, rispetto alle stagioni precedenti, e certo non dipende dall’aria di Castel di Sangro: sono tre anni che il Napoli viene in Abruzzo…”.

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