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Osimhen è il Drs del Napoli. Garcia, lasciaci godere Kvaratskhelia

Napoli-Sassuolo 2-0. Victor straripante. Il georgiano un’ora in panchina, poi entra e regala l’assist del 2-0. Raspadori di nuovo titolare, gli fanno tirare un rigore ma lo sbaglia

Osimhen è il Drs del Napoli. Garcia, lasciaci godere Kvaratskhelia
Napoli's Nigerian forward Victor Osimhen celebrates with teammates after scoring during the Italian Serie A football match Napoli vs Sassuolo on August 27, 2023 at the Diego Armando Maradona stadium in Naples. (Photo by FILIPPO MONTEFORTE / AFP)

Il Napoli batte il Sassuolo e dopo due giornate è a punteggio pieno e quindi in testa alla classifica con Milan e Verona, in attesa dell’Inter. Gli azzurri vincono 2-0. Calciano due rigori (assegnati da Giua in settimana contestato preventivamente dall’ambiente azzurro): il primo lo segna Osimhen, il secondo (sull’1-0, quindi a partita aperta) il nigeriano lo regala a Raspadori che lo calcia alle stelle.

Napoli-Sassuolo sono due partite. La prima dura 52 minuti e il Napoli la gioca senza Kvaratskhelia e la vince 1-0 con rigore di Osimhen. Poi, Maxime Lopez si fa espellere per qualche parola di troppo all’arbitro e si gioca a una porta sola. La squadra di Garcia dilaga come a lungo si è visto lo scorso anno. Kvaratskhelia finalmente entra e il Napoli segna anche il secondo, con Di Lorenzo su splendida imbeccata del georgiano.

La partita può essere seriamente analizzata e raccontata solo fin quando si è giocato in parità numerica.

Garcia regala una sorpresa a formazione. A Frosinone ha stupito mandando in campo Cajuste e poi fu costretto a sostituirlo dopo 45 minuti per una prestazione non proprio memorabile. Stasera ha lasciato in panchina Kvaratskhelia, il georgiano non ha ancora i 90 minuti nelle gambe. Al suo posto Raspadori il cui impiego è la vera novità della stagione. I maligni sostengono che sia dovuto alla moral suasion di De Laurentiis che vuole a tutti i costi valorizzare l’investimento più caro della scorsa stagione e che Spalletti impiegava col contagocce. Raspa è pure sfotunato: colpisce il palo dopo 90 secondi e poi, dopo che Osimhen gli consegna il rigore, lo calcia in Curva A. Da segnalare che per il secondo match di fila finisce in panchina il neo acquisto Natan teoricamente il sostituto di Kim. Praticamente, invece, il titolare è diventato Juan Jesus. Se a Frosinone l’esperimento Cajuste è durato 45 minuti; stasera la panchina di Kvara ha resistito un’ora.

Napoli terrificante nei primi 15 minuti. Feroce. Vorace. Ovviamente non avrebbe mai potuto reggere a quel ritmo. Nel complesso l’impressione è che Garcia potrà consentirsi qualsiasi stravaganza fin quando avrà Osimhen in questo stato di forma. Lanci lungo per Osimhen e il mondo ti sorride. Terrorizza le difesa avversaria, conquista ammonizioni (Ruan Tressoldi), salta in cielo, fa gridare al rigore e poi all’occorrenza lo trasforma. Proprio come stasera. Penalty netto per fallo su Politano, l’arbitro Giua ha bisogno del Var ma alla fine lo assegna. Quando Victor parte, il mondo ti sorride. È l’equivalente del Drs in Formula Uno.

Eppure nel primo tempo il Sassuolo non fa da sparring partner. Il Napoli col passare dei minuti si slabbra, si allunga. E la squadra di Dionisi dà l’impressione di essere più organizzata. Cerca sempre di proporre gioco, accelerazioni, inserimenti, soprattutto sulla sinistra con l’uruguaiano Vina protagonista anche di una percussione rugbistica centrale. Quando può, il Sassuolo nasconde la palla al Napoli.

Nel secondo tempo, il Napoli sembra più concentrato, più solido. Poi Maxime Lopez, memore dell’interesse estivo, fa un favore agli azzurri e il libro si chiude.

Per la seconda partita consecutiva segnaliamo che Lobotka non è più il crocevia del gioco del Napoli. A fine primo tempo la graduatoria dei palloni giocati vede nettamente in testa Juan Jesus (62), seguito da Lobotka (47) e Olivera (46). Osimhen è penultimo con 25 ma è per distacco il più pericoloso. L’ultimo è Meret con 19, in netta controtendenza col calcio contemporaneo che a noi non piace, e forse nemmeno a Garcia. Poi, in dieci contro undici, Lobo ne ha toccati di più ed è uscito all’83esimo con 84 tocchi (quanto Juan Jesus che poi finirà a 89, superato dai 100 di Anguissa e dai 91 di Olivera).

Sabato prossimo ci sarà Napoli-Lazio ma non sarà una sfida di vertice. Dopo due partite, la squadra di Sarri è ultima a zero punti dopo le sconfitte con Lecce e Genoa. Maledetto calendario.

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