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Quando Pianura ospitò la sfida tra Moser e Saronni

Il giro degli Assi di Pianura, nella Napoli degli anni 80, organizzato grazie a Santojanni e Polverino avversari politici uniti dalla passione per il ciclismo

Quando Pianura ospitò la sfida tra Moser e Saronni

Per entrare in questo racconto dobbiamo partire da due personaggi: Carlo Polverino ed Augusto Santojanni, sullo sfondo la Napoli degli anni ‘80 che passava rapidamente da Sergio Bruni a Pino Daniele; da Savoldi a Ruud Krol; dalla Dc al Pci.
Un attimo prima del terremoto, in mezzo al processo più grande di abusivismo edilizio mai avuto in Italia in cui chiunque smise di svolgere il proprio mestiere e si improvvisò imprenditore edile. Chiunque pensò alla terra come produttrice di ricchezza solo se la si trasformava in cemento. C’era stato un processo lento. Poche alternative dopo il lavoro, poche distrazioni. L’Azione Cattolica, il cinema, le serate nei cortili a chiacchierare.

Pianura, però, è stata terra di ciclismo prima d’ogni altro sport. Prima del calcio, prima della pallacanestro. Prima ancora del pugilato che pure, per un periodo, si svolgeva nei sotterranei di un cortile che ora non esiste più: ‘o curtiglio ‘e Zampaglione. Il quartiere denso e caotico di oggi era un fazzoletto di terra che si sviluppava a croce, unendo le quattro strade principali: da via Napoli al corso Duca D’Aosta; da piazza San Giorgio a via Giorgio De’ Grassi.

In questo scenario di poche migliaia di anime il ciclismo era il sogno di tanti. Giovani e anziani, la bicicletta per spostarsi da casa alla campagna, dagli amici, dalla fidanzata. La bicicletta per tifare prima Bartali e Coppi e poi Eddy Merckx, Battaglin, Saronni, Moser. La bicicletta di Salvatore Varchetta, pianurese riconosciuto a livello nazionale, che diede seguito al sogno dei pianuresi ed alimentò la leggenda delle due ruote.

“Democrazia Cristiana e Partito Comunista: Il compromesso storico-sportivo.”

Il ciclismo dominava il tempo libero di un quartiere che si apriva alla città, offrendo palazzi e case a prezzi modici. Gli anni Ottanta, sindaco Valenzi, la Democrazia Cristiana potere indiscusso da Roma a Palermo come da Roma ad Aosta. E il Partito Comunista che resisteva. E qui che entrano in scena i due personaggi che al tempo realizzarono l’evento sportivo più grande mai avuto in un quartiere di Napoli: il giro degli Assi.

Carlo Polverino era un costruttore amante delle due ruote, passione che gli aveva trasmesso il padre ed era rappresentante della Democrazia Cristiana. Augusto Santojanni, medico, era presidente della Circoscrizione di Pianura, esponente del Partito Comunista. Allora le contrapposizioni erano da leggere in maniera diversa rispetto ad oggi. Allora gli scontri erano reali così come l’esigenza di difendere la propria posizione ideale rispetto ad ogni contrapposizione politica. Pianura però era bene comune, e la possibilità di portarla ad essere centro sportivo di Italia per un giorno, era troppo importante.

Fu cosi che Polverino riuscì a convincere la federazione ciclistica italiana ad autorizzare il Giro degli Assi di Pianura. Fu cosi che il presidente della Circoscrizione riuscì a mediare con le istituzioni. Pianura divenne centro dello sport italiano. Arrivarono i giornali importanti, la Rai, i tifosi. Ad ogni angolo del quartiere appassionati guardavano muoversi coloro che erano stati commenti di radiocronache sbiadite.

Un evento che restò memorabile. Ai nastri di partenza Francesco Moser, Giuseppe Saronni, Lucien Van Impe, Moreno Argentin. Campioni veri a salire e a scendere in lungo e in largo per il quartiere, e la sua croce di strade che si perdono tra il verde dei Camaldoli e delle selve che la circondano. Carlo Polverino riuscì a realizzare il sogno di suo padre e dei suoi concittadini; Augusto Santojanni ad ottenere un rifacimento stradale per il quartiere, senza precedenti.

Per la cronaca vinse Moreno Argentin, il futuro campione del mondo, tra Saronni e Moser e qualcuno giura di aver visto Van Impe bere caffè in ogni bar per non scontentare nessuno.

Il giro degli Assi di Pianura fu un evento storico, sociale, politico, sportivo, senza precedenti.

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