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Rubiales è sintomo di un sistema che permette ai potenti di sentirsi immortali (Guardian)

Nel calcio sono i voti e i soldi che parlano, è il riflesso della società. Se non si riesce a garantire un ambiente sicuro, le strutture del calcio vanno demolite

Rubiales è sintomo di un sistema che permette ai potenti di sentirsi immortali (Guardian)
Spain's defender #20 Rocio Galvez is congratuled by President of the Royal Spanish Football Federation Luis Rubiales (R) next to Spain's Jennifer Hermoso after winning the Australia and New Zealand 2023 Women's World Cup final football match between Spain and England at Stadium Australia in Sydney on August 20, 2023. Spanish football federation chief Luis Rubiales' apology for kissing star player Jenni Hermoso on the lips after Spain won the Women's World Cup is "insufficient" and his gesture "unacceptable" Spanish Prime Minister said on August 22, 2023. Rubiales, 45, kissed Hermoso as he handed the Spanish team gold medals after they beat England 1-0 in the final in Sydney, provoking outrage in Spain. FRANCK FIFE / AFP

Il Guardian torna sullo scandalo spagnolo che ha coinvolto il presidente della Federcalcio iberica (la Rfef), Luis Rubiales, adesso sospeso dalla Fifa. Secondo il quotidiano britannico, tutto quello che è successo dopo il bacio estorto alla nazionale spagnola Hermoso è uno dei tanti segni di un sistema malato. Non si tratta di un’anomalia, di una deviazione rispetto a un sistema sano. Anzi, tutto il contrario. E il bacio è uno dei tanti sintomi:

Le azioni di Rubiales non sono anormali, sono sintomatiche di un sistema che permette a chi detiene il potere di consolidarlo a tal punto da sentirsi immortale“.

L’articolo firmato dalla giornalista Suzanne Wrack ripercorre le parole di Rubiales. Le sue dichiarazioni seguono quasi una strategia. Prima prova a portare dalla sua parte il ct Jorge Vilda, poi diventa vittima di un processo mediatico secondo lui ingiusto e basato sul nulla, e infine passa all’attacco. Ma non è la prima volta che nel mondo del calcio accade qualcosa di simile:

È grottesco e spudorato, ma anche familiare. Nel 2018, le giocatrici della nazionale femminile afghana hanno denunciato gli orribili abusi subiti dal presidente della federazione; lo hanno bandito a vita dal calcio ma altri, più che complici, rimasero mentre il presidente sfuggiva all’arresto. Quando la Fifa concluse che un allenatore delle giovanili argentine aveva violato una serie di articoli del suo codice etico dopo le accuse di molestie sessuali da parte di cinque giocatrici, la camera giudicante, tutta maschile, annullò la decisione adducendo l’insufficienza di prove“.

Tra gli episodi del passato c’è anche il ct dello Zambia, accusato di aver palpato il seno di una calciatrice. “L’elenco dei paesi colpiti dalle accuse di abusi sessuali nel calcio è lungo: Australia, Barbados, Canada, Colombia, Comore, Ecuador, Gabon, Haiti, Malawi, Mongolia, Paesi Bassi, Sierra Leone, Regno Unito, Stati Uniti, Venezuela, Zimbabwe“.

Anche il caso Mason Greenwood fa scuola in questo senso. Fino all’ultimo momento, nonostante le accuse di violenza sessuale, il giocatore ha sperato di poter giocare ancora nel Manchester United.

Nel calcio sono i voti e i soldi che parlano. I giocatori sono risorse straordinariamente preziose che i club proteggono ad ogni costo. Nel frattempo, i funzionari si sentono intoccabili perché sostenuti da una rete di voti e di strette di mano che garantisce che la loro lealtà sia ricompensata con un posto davanti al trogolo e protezione“.

La Fifa si è attivata. A quattro giorni dalla finale, mentre l’opinione pubblica e diversi politici si erano già schierati. E la Uefa, sottolinea il Guardian, dov’è? Cosa sta pensando di fare?

Rubiales, dopo la conferenza stampa in cui ha annunciato di non volersi dimettere, ha ricevuto una standing ovation. Presenti anche Jorge Vilda e Luis de la Fuente, nessuno di loro si è opposto.

Questo conferma ancora una volta che sessismo, razzismo, machismo e cultura patriarcale nel calcio sono problemi sistemici, non anomalie. “Le strutture del calcio spagnolo vanno demolite. Le strutture del calcio vanno demolite. E il calcio spagnolo non esiste separatamente dalla società, la riflette. Se il calcio, o la società, non riescono a garantire un ambiente sicuro per i giocatori e per le donne, devono cambiare”.

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