Due ore e mezza di confronto. Il tecnico non si è dimesso perché lo aveva promesso ai giocatori, ai quali ad Auronzo aveva detto: «Resto solo per voi»

Dall’incontro con Lotito e Fabiani per fare il punto sul mercato della Lazio, Maurizio Sarri è tornato nero. Lo scrive Il Messaggero. I tre si sono confrontati ieri sera per due ore e mezzo.
“Eccolo finalmente il falò di confronto richiesto da Maurizio venerdì scorso e consumatosi puntuale ieri sera per due ore mezza (21,30-24) con tutto lo staff e Fabiani, dopo il ritorno da Cortina del patron”.
Sarri non si è dimesso, rassicura il quotidiano romano. Nell’ultimo giorno di ritiro ad Auronzo aveva promesso alla squadra che non lo avrebbe fatto, unicamente per i suoi giocatori.
“L’ultimo giorno ad Auronzo Sarri aveva promesso ai suoi ragazzi che non si sarebbe tirato indietro: «Resto solo per voi, vi ringrazio perché un gruppo così non l’ho mai avuto». Così è, ma è tornato nero da Castelfranco per l’appuntamento fissato”.
Sarri, scrive Il Messaggero, è una furia. Il quotidiano mette in fila le accuse del tecnico alla Lazio.
“Il silenzio pubblico di Sarri da ieri si è trasformato in una furia dentro Formello e ora va placato. Ecco le accuse sbandierate dal tecnico: Lotito è irritato per i suoi “no” ma, con tanti impegni di mezzo, dimentica di essersi comunque mosso in ritardo e di aver lasciato un vuoto, dopo l’addio di Tare, nell’organigramma societario. Fabiani continua a muoversi nell’ombra con un mandato ufficioso e ci sono ancora tanti esuberi da piazzare (da Cancellieri – Empoli – ad Akpro eMarcos). Sarri si è dovuto adoperare per far rientrare il caso Luis Alberto, ha fatto un intero ritiro senza dirigenti o new entry al suo fianco. Forse sarebbe stato meno intransigente sulle «alternative prestigiose» (da Lo Celso a Fred) se le avesse ritenute più utili al suo credo e soprattutto se avesse potuto fare la preparazione e il rodaggio con i nuovi innesti sotto le Tre Cime di Lavaredo. Ora a maggior ragione si dichiara intransigente su Ricci, Zielinski, Berardi e Mario Rui (in alternativa a Pellegrini), obiettivi che erano stati messi nella mani del patron a fine marzo e che ora sarebbero i pochi immediatamente pronti per il suo gioco. Inoltre Sarri si è esposto, ha chiamato direttamente i rinforzi e si è persino irrigidito dopo la vicenda Sow, colpo chiuso dal club prima ancora del suo assenso e rimasto poi in un limbo”.