Il tecnico argentino dei greci: «Ieri ho detto che eravamo qui per vincere, un giornalista si è messo a ridere. Stasera non lo vedo in conferenza»
Anche i De Zerbi perdono. La prima europea della storia del Brighton (in Europa League) è una sconfitta interna per 2-3 con i greci dell’Aek guidati da Almeyda vecchia conoscenza del campionato italiano.
Il Brighton, squadra che è andata in overdose di complimenti, viene definito sciatto dal Telegraph che ricorda come l’Aek sia tornato a battere una squadra inglese: non accadeva dal 1977.
Il Telegraph descrive il Brighton come ingenuo dal punto di vista difensivo.
Una valutazione più gentile indurrebbe a parlare di sfortuna. Entrambe le affermazioni sono a loro modo vere.
Il quotidiano ammette che due dei tre gol subiti dal Brighton sono stati fortuiti, quasi causali, ma aggiunge che i greci avrebbero potuto segnarne altri due o tre se fossero stati più precisi.
Sono state le debolezze difensive del Brighton a definire la serata in cui le ambizioni europee del Brighton hanno subito un duro colpo. L’Aek era considerato l’avversario più facile in un gruppo con Ajax e Marsiglia (che hanno pareggiato 3-3 ad Amsterdam).
Almeyda si toglie qualche sassolino dalla scarpa.
«Ieri, due giornalisti erano qui – ha detto in conferenza -. Quando ho detto che eravamo qui per vincere, uno di loro ha riso. Oggi non è qui. Non vogliamo essere sottovalutati da nessuno».
«Possiamo imparare -, ha detto De Zerbi -. Dobbiamo imparare. È dura questa sconfitta. Ma in termini di qualità di gioco, penso che abbiamo giocato una partita molto buona».
Il Brighton è andato due volte sotto e per due volte ha pareggiato su rigore. Poi si è spinto in avanti alla ricerca del terzo gol e su un pallone lungo hanno beccato il gol decisivo.