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Gilardino: «Concentrati al 200%, giochiamo contro i campioni d’Italia ma vogliamo punti»

In conferenza: «Come si ferma il Napoli? Dobbiamo avere una mentalità costante, ci deve essere la voglia e il desiderio di proporre e ripartire»

Gilardino: «Concentrati al 200%, giochiamo contro i campioni d’Italia ma vogliamo punti»
Mg Genova 08/12//2022 - campionato di calcio serie B / Genoa-Sudtirol / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Alberto Gilardino

Il Genoa ospita i campioni d’Italia domani sera. Quasi in contemporanea con la conferenza dell’allenatore del Napoli, Rudi Garcia, anche Gilardino ha parlato della partita. Le parole del tecnico del Genoa riportate da Tmw.

Genoa concentrato domani?
«Al 200%. Incontriamo i campioni d’Italia, miglior attacco e miglior difesa della scorsa stagione. Due candidati al Pallone d’Oro come Kvara e Osimhen. Chi gioca nel Napoli ha grandissima qualità e fisicità. Noi dobbiamo fare una partita di mentalità. I ragazzi devono avere coraggio, dovremo saper difendere bene ma quando ci sarà bisogno di proporre dovremo essere affamato».

Sui giocatori tornati dalle nazionali:
«Stanno bene. Vasquez è tornato ieri, ha fatto un lungo viaggio dopo aver fatto due partite. Dragusin sta bene, Puscas ha giocato entrambe le gare. Gli altri sono rientrati bene. Hanno voglia di essere presenti e con chi è rimasto abbiamo lavorato sia dal punto di vista fisico che tecnico-tattico».

Come fermare il Napoli?
«La prerogativa è di avere una mentalità costante. Dentro questo tipo di mentalità ci deve essere la voglia e il desiderio di proporre o nelle ripartenze o nella metà campo avversaria».

Gilardino su Malinovskyi:
«Ha avuto un piccolo problema ad inizio settimana. Poi si è allenato regolarmente, ci può portare qualcosa di diverso sia dall’inizio che a partita in corso. E’ una scelta in più che l’allenatore può avere».

Paura che succeda la stessa cosa contro la Fiorentina?
«Ci auguriamo di no (sorride ndr). Pressione? E’ passione, non pressione. La pressione è giusto ce l’abbia io. I ragazzi devono essere trasportati dalla passione. Io non mi sposto da avere pressioni, le ho sempre avute. E’ un motivo in più per essere ancora più lucido, più dentro alla partita. Ma la passione è quello che ci deve fare quel qualcosa in più. E’ quello che noi dobbiamo avvertire, la squadra sa dell’importanza della partita. Noi giochiamo contro i campioni d’Italia ma vogliamo punti».

Sulla pressione che prova Gilardino:
«Ho vissuto le stesse situazioni, le pressioni le ho sempre avute come quando non facevo gol. Io mi auguro e credo di aver trasmesso i concetti giusti alla squadra in queste settimane. I ragazzi hanno risposto nel modo giusto lavorando con serietà e professionalità. Siamo riusciti anche a rifiatare in queste due settimane per ricaricare le batterie. Siamo ripartiti forte e chi è rientrato ha la mentalità giusta per affrontare questa gara. Sono curioso di capire che partita farà la mia squadra».

Su Vasquez:
«Sì può partire dall’inizio perché è una macchina da guerra. Dovrò valutare poi nei 95 minuti, Martin e Haps hanno lavorato bene».

Gilardino su Messias e Vogliacco:
«Mi auguro che Messias si riesca ad accelerare il percorso per farlo rientrare in gruppo. Mi auguro che nei prossimi giorni dopo la partita si possa iniziare un percorso all’interno del gruppo. Vogliacco sta continuando il suo percorso col recupero, mi auguro che in 10-15 giorni possa recuperare».

Su Retegui:
«Ha voglia ed è motivato e determinato di poter supportare l’attacco del Genoa. Questa è la cosa più importante. Ci affidiamo a lui con le sue qualità e ai ragazzi per poterlo supportare nel modo giusto perché il lavoro corale della squadra più aiutare un giocatore come Mateo».

Gilardino fra gli allenatori più apprezzati dai tifosi.
«Grande emozione. Essere apprezzato per il lavoro svolto è una delle cose più belle e gratificanti che un uomo può avere. Quello che hanno dimostrato alla festa del Genoa, ma che mi hanno sempre dimostrato, è qualcosa di unico e non penso sia ripetibile. In questa piazza e con questa gente credo sia qualcosa di speciale che si è creato già l’anno scorso con la squadra. E’ normale che dipende sempre tanto dai risultati. Io credo che se la squadra dimostra in campo di avere mentalità e atteggiamento giusto credo le prestazioni le faremo e i tifosi saranno contenti».

Il parere del tecnico rossoblu su De Winter e Kutlu:
«De Winter può giocare da centrale nella difesa a quattro, queste sono mie opinioni, da terzino e in una difesa a tre da braccetto. Se dovesse giocare, ci alza la struttura a livello difensivo. Ha gamba sul lungo, una proprietà tecnica importante. Kutlu ha dinamismo, è una mezzala di attacco alla profondità o che viene a giocare fra le linee in un centrocampo e tre».

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