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Il calcio liquido di Spalletti richiede calciatori pensanti (Libero)

Con Mancini i reparti erano più importanti degli uomini, con Spalletti i giocatori non coprono un ruolo ma eseguono un compito

Il calcio liquido di Spalletti richiede calciatori pensanti (Libero)
Newly appointed Italy's national football team head coach Italian Luciano Spalletti looks on during a press conference at Coverciano training ground in Florence on September 2, 2023. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP)

Il calcio liquido di Spalletti analizzato dal quotidiano Libero. Le differenze con il predecessore Mancini.

Tra l’Italia di Mancini e quella di Spalletti sembra non cambiare nulla, sempre 4-3-3 sarà, eppure cambia tanto, quasi tutto. Stessa pelle ma diversi il cuore, l’anima, il principio di base del gioco: da calcio meccanico a calcio liquido.

Con Mancini non c’era nulla di liquido. I reparti erano più importanti degli uomini. Ne conseguiva un sistema rigido.

Se il sistema-Mancini semplificava la vita ai giocatori, il vangelo secondo Spalletti richiede calciatori pensanti, evoluti, capaci di leggere e interpretare la manovra in diretta e agire di conseguenza. Il modulo è lo stesso ma le conoscenze devono essere più profonde, motivo per cui in questi giorni a Coverciano gli allenamenti sono quasi esclusivamente riservati alla tattica. Spalletti sta testando chi non conosce. E a chi conosce, da Di Lorenzo e Raspadori, ha chiesto una mano.

Nell’idea di un calcio liquido, i giocatori non coprono un ruolo ma eseguono un compito.

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