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Il prossimo film di De Laurentiis: «Io sono attaccante», attore protagonista Raspadori

Alla première in prima fila Rudi Garcia. Con il gol al Genoa lo ha gridato. Sembra “Totò cerca casa” eppure la casa ce l’ha: a 20 metri dalla porta

Il prossimo film di De Laurentiis: «Io sono attaccante», attore protagonista Raspadori
Mg Genova 16/09/2023 - campionato di calcio serie A / Genoa-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Giacomo Raspadori

Il limbo di Raspadori è frustrante. La storia di un attaccante che non sa più in che lingua parlare. Ieri sera ha deciso di farlo vedere al proprio allenatore visto che non ha avuto il tempo di vedere le sue prestazioni in Nazionale. E giusto per non lasciare nulla al caso lo ha ribadito nelle interviste post-partita. Prima a Sky:

«Io sono cresciuto facendo l’attaccante centrale, ho sempre privilegiato quella posizione. Lì mi sento naturale, poi ho sempre ricoperto anche altri ruoli, mi metto sempre a disposizione, l’intelligenza di capire quelli che sono gli spazi».

E poi a Dazn:

«Mi sento naturale come prima punta perché l’ho fatto fin da bambino. Però sono sempre a disposizione della squadra e del mister, sono fatto così e penso che sia un aspetto positivo».

Un gol che è una perla e allo stesso tempo uno schiaffo in piano volto alla propria squadra. E infatti dopo pochi minuti è arrivato il pareggio di Politano. Ma è stato il pupillo di Spalletti che di rabbia accoglie un appoggio di Cajuste, si gira e spara una botta sotto il sette.

Nella serata no di Osimhen è lui la luce del Napoli. Un calciatore incompreso che sembra “Totò cerca casa”. Ma lui una casa ce l’ha ed è a 20 metri dalla porta avversaria. Tuttavia la disillusione del ragazzo è arrivata all’estremo:

«Se non ho sorriso è perché abbiamo regalato un tempo al Genoa, fare gol fa sempre piacere, potevamo approcciare la partita in maniera diversa, dobbiamo prendere le cose positive».

Garcia sembra fargli quasi un favore a metterlo largo, poi mezzala, poi seconda punta. L’importante è farlo giocare purché non si dica il contrario. Se non segna è colpa sua. Snaturare una squadra vuol dire proprio questo. Non avere la capacità di comprendere il capitale umano a disposizione. Raspadori è sì atipico come attaccante, ma è pur sempre una prima punta. Insistere e metterlo in posizioni diverse significa forzare un cambiamento che Jack non ha nelle sue corde.

Raspadori non è Osimhen e non è Simeone, ma proprio per questo è un giocatore fondamentale per il Napoli. Se De Laurentiis, presidente illuminato qual è, vuole valorizzare il suo giocatore allora farebbe meglio ad agire, anche in previsione di una futura cessione di Osimhen. Perché allora non fare un film alla “Io sono Leggenda”?. Al posto di Will Smith metta Raspadori e cambi il titolo in “Io sono un attaccante”. Alla première in prima fila Rudi Garcia.

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