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Inter, Sanchez non sta bene: «non riesce a giocare, non respira, è stato sottoposto ad esami invasivi»

La Tercera racconta gli strani sintomi del nerazzurro in Nazionale. I suoi compagni dicono che peggiora ma c’è mistero attorno alle sue condizioni 

Inter, Sanchez non sta bene: «non riesce a giocare, non respira, è stato sottoposto ad esami invasivi»
Db Milano 12/01/2022 - Supercoppa Italiana / Inter-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Alexis Sanchez

Nell’Inter è allarme Alexis Sanchez. Il calciatore dell’Inter è stato escluso dalla sfida tra Cile e Uruguay ma attorno alla sua mancata presenza in Nazionale c’è un velo di mistero. Lo staff medico cileno mantiene il riserbo ma l’attaccante dell’Inter non è nemmeno partito per Montevideo con il resto del suo gruppo.

Al momento della sua esclusione dai convocati, il tecnico della Nazionale, Berizzo, aveva spiegato in conferenza stampa:

«Ha problemi che gli impediscono di rendere al meglio. Stiamo valutando la sua salute e le sue condizioni e vogliamo essere cauti. Vedremo se potremo contare con lui per la prossima partita contro la Colombia».

A tirare in ballo presunti problemi di salute è in particolare La Tercera, che parla di “esami medici che richiedono ulteriori approfondimenti e impongono di essere cauti in relazione alle sue condizioni fisiche”.

Il quotidiano scrive:

“Sanchez non è nelle condizioni di giocare. Nemmeno pochi minuti. Le prospettive sono ancora più cupe: è a serio rischio anche la sua partecipazione alla partita di martedì contro la Colombia. Nell’intimità del complesso di Macul rivelano che Sanchez cammina a testa bassa. Che il suo volto è molto diverso dal suo solito carattere scintillante. Lo hanno visto peggiorare, anche se, naturalmente, nessuno osa fare una diagnosi. “È come se avesse il raffreddore, sta affogando”, dicono. La verità è che al di là della sua mancanza di calcio, Sanchez non riesce a riprendersi da ogni sforzo che fa. Negli ultimi giorni ha visitato diversi medici che non sono riusciti a fornirgli una risposta ai problemi che oggi gli impediscono di emergere in campo. “È stato sottoposto a diversi test molto invasivi. Non è che non gioca solo per mancanza di calcio”, dicono dal Quilín”.

 

 

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