Al Messaggero: «I giovani dovrebbero fare i giovani e contestare, ma sono anestetizzati dai modelli imposti dal marketing e dal web. È imbarazzante oltre che deprimente»

Il Messaggero intervista oggi Jo Squillo che ha preso parte alla nuova stagione di “Tale e quale show” su Rai1. Nella prima puntata ha imitato Madonna con la sua Into The Grove e parlando della cantante e della sua corsa al ritocco ha commentato
«Mi fa tristezza. È un mito che si è arresa a un sistema malato che non permette alle donne, al contrario degli uomini, di invecchiare normalmente»
Invecchiare la spaventa?
«No. Mi curo e ci tengo, ma sono serena. E con il sesso, che è importante a tutte le età, va molto meglio che in passato. la maturità mi piace»
Nel 1980 cantava “Violentami sul metro, violentami piccolo…”: oggi con il politically correct una cosa del genere non potrebbe assolutamente farla: che ne pensa?
«Per me il fatto che nessuno, oggi, faccia cose simili è sconfortante. Io, provocando, ribaltavo i ruoli e sfidavo i maschi. Oggi i giovani dovrebbero fare i giovani e contestare, e ripetere in moto energia creativa. Purtroppo sono anestetizzati dai modelli imposti dal marketing e dal web. Solo gli stereotipi funzionano. È imbarazzante oltre che deprimente»