#SeAcabò, “Ora basta” recitava lo slogan. Le spagnole hanno anche mostrato dei polsini con il “10”, il numero della Hermoso
Ieri è iniziata la Nations League femminile. Mentre Soncin, nuovo ct dell’Italia, vinceva contro la Svizzera, in Svezia la Spagna ritornava in campo dopo la bufera che ha travolto Federcalcio, dirigenti federali, l’ex presidente Rubiales, Jenni Hermoso e tutta la nazionale campione del mondo.
Prima di scendere in campo però le spagnole hanno esposto insieme alle svedesi uno striscione inequivocabile:
“È finita. La nostra battaglia è una battaglia globale“.
L’evidente segno che la lotta non è finita, sono dei nastri bianchi su entrambi i polsi delle spagnole e mostrato a favore di telecamera. Uno mostrava il numero 10, quello di Jenni Hermoso, l’altro la scritta “È finita”.
Nella conferenza stampa pre partita di ieri, il capitano della Svezia aveva annunciato una dimostrazione a sostegno della Spagna:
«Penso che sia triste che abbiano dovuto affrontare tutto questo dopo aver vinto la Coppa del Mondo, ma è una lotta che vale la pena combattere. Stanno combattendo non solo per se stessi ma per la prossima generazione. Questa non è solo una questione del mondo dello sport, è una questione della società e queste cose devono cambiare».
Parlando dell’aspetto puramente sportivo, la Spagna ha ripetuto l’impresa del Mondiale, battendo anche in Nations League la Svezia per 3-2. Nel girone delle campionesse del mondo e della Svezia ci sono pure l’Italia di Soncin e la Svizzera.
Nel frattempo all’interno della Rfef continuano i cambiamenti pretesi dalle calciatrici. Ieri El Mundo riportava del licenziamento del capo dipartimento etico della federazione:
“L’organizzazione oggi presieduta da Pedro Rocha ha informato ieri pomeriggio del licenziamento di Miguel Garcia Caba, diventando così il secondo alto dirigente licenziato dopo l’episodio del bacio di Luis Rubiales alla giocatrice Jenni Hermoso , dopo quello di Andreu Camps , già ex segretario generale della Rfef. L’espulsione di García Caba era diventata una delle principali richieste delle giocatrici della nazionale“.