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Lewandowski: «Prima del Barcellona ero un po’ una macchina, qui sono diventato più umano»

Ad As: «Arabia Saudita? Adesso non ci penso nemmeno. Voglio ancora il successo e i gol. Ma non sono più tenace come prima»

Lewandowski: «Prima del Barcellona ero un po’ una macchina, qui sono diventato più umano»
2023 archivio Image / Calcio / Barcellona / Robert Lewandowski / foto Imago/Image Sport ONLY ITALY

L’attaccante del Barcellona, Robert Lewandowsku ha rilasciato alcune dichiarazioni ad As in cui parla del suo momento particolare in campionato, tutt’altro che brillante. Lewandowski dice di essere felice a Barcellona e di non pensare minimamente alla possibilità di trasferirsi in Arabia Saudita come tanti altri suoi colleghi. Si racconta dicendo che prima di approdare al Barcellona era quasi come una macchina, adesso, invece, è diventato più umano.

«Arabia Saudita? Adesso non ci penso nemmeno. Sono super felice a Barcellona, ​​nella squadra, in città, con la mia famiglia. Come persona sono felice. Prima del Barcellona ero un po’ una macchina, qui sono diventato più umano. Ho un contratto di due anni qui con opzione per un altro anno».

Lewandowski parla della Mls americana:

«Prima del Covid l’idea della Mls era saldamente nella mia testa. Ma in qualche modo ho cambiato idea più tardi. Dopo il capitolo Barcellona, ​​è difficile immaginarlo».

La cosa più importante, in questo momento della sua carriera, per Lewandowski, è divertirsi quanto più possibile:

«Si tratta di prendere ricordi, conservare ogni momento, ogni vittoria nella tua testa. Alcuni commenti sul numero di gol che ho segnato erano pazzeschi, soprattutto nella stagione da 41 gol a Monaco. Battere i record non è più il mio obiettivo principale. La cosa più importante è aiutare la mia squadra a vincere e a godersi le partite. Questi sono i miei ultimi anni nel mondo del calcio, due, forse tre. Non fraintendermi: voglio ancora raggiungere il successo e segnare gol. Ma non sono più tenace come prima».

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