Il club ha scelto Grosso che ha avuto un consenso più ampio e immediato. Contattati anche Potter e Glasner, entrambi hanno rifiutato

L’accordo tra Fabio Grosso e l’Olympique Lione è stato trovato. L’Equipe ricostruisce i momenti precedenti alla scelta dell’ex allenatore del Frosinone. Inizialmente era Gattuso ad essere molto vicino alla panchina francese, ma la scelta del proprietario, John Textor, non ha convinto i consiglieri interni al club.
“L’ex terzino sinistro ha riscosso un successo unanime in un momento delicato della stagione in cui i migliori candidati alla panchina vogliono aspettare un po’, per vedere se un collega andrà, in pochi settimane, in un club più attraente, che potrebbe competere in Champions League, per esempio. Graham Potter, licenziato dal Chelsea in aprile, aveva fatto sapere di non voler andare subito in un club, e Olivier Glasner, l’ex allenatore del Francoforte che Textor ha fatto visita a Salisburgo, ha finito per dire di no: secondo fonti austriache, si è arreso dopo aver visto le prime quattro partite dell’Ol, attuale ultima classificata della Ligue 1 (1 pareggio, 3 sconfitte)”.
Grosso ha riscontrato subito il favore da tutto il club francese, al contrario di Gattuso. “Il suo temperamento eruttivo, il legame con Jorge Mendes, le ultime esperienze incerte e la fama di passare per i suoi club solo di passaggio lo hanno tenuto lontano dall’incarico. Martedì Gattuso era il favorito. Aveva concordato i termini con Textor, ma l’americano ha sentito crescere le riserve interne, oltre che esterne. Ha lasciato l’ex milanista ad aspettare invano vicino al telefono per tutta la giornata di mercoledì“.
Nonostante il carattere alla Zamparini di Textor, nell’Olympique Lione finalmente Grosso potrà avere a sua disposizione la migliore squadra mai avuta in carriera. Lunedì la presentazione.