Chi si aspettava di rivedere il Napoli, è rimasto scottato dalla realtà. Donnarumma prende gol sul suo palo. Europeo già a rischio
La Nord Macedonia ha tutti i requisiti per superare l’incubo Corea. Dopo la sconfitta che ha estromesso l’Italia dal Mondiale, ecco il pareggio che rende problematico il percorso della Nazionale per gli Europei.
Comincia male l’avventura di Spalletti alla guida della Nazionale. 1-1 in casa della Nord Macedonia che sfodera Elmas in stato di grazia. È lui per distacco il più pericoloso dei suoi ed è lui a guadagnarsi la punizione (sciagurato fallo di Zaniolo) al limite dell’area. Punizione che Bardhi calcia splendidamente ma sul palo di Donnarumma che si getta in ritardo. Ed è 1-1. Mancano dieci minuti alla fine. L’Italia stava vincendo 1-0 con gol di Immobile. Né meritatamente né immeritatamente. Stava vincendo e amen. Non è stata certo una di quelle partite che piacciono agli esteti del calcio. L’Italia avrebbe dovuto vincerla e Spalletti a modo suo ci ha provato.
Ora l’Italia è a pari punti con la Nord Macedonia (4 punti in tre partite) ed è a tre punti dall’Ucraina. Martedì sera a Milano c’è lo scontro diretto. Bisogna vincerlo a tutti i costi altrimenti Spalletti rischia di intestarsi l’addio agli Europei già alla seconda partita.
Il gol che sembrava decisivo l’Italia lo aveva segnato al secondo tempo della ripresa. Azione rocambolesca, con un nord macedone a terra, Barella colpisce la traversa e sul rimbalzo Immobile di testa la corregge – lemme lemme – in porta. L’azione era nata a destra dove Spalletti si era deciso a inserire Zaniolo al posto di Politano autore di un primo tempo degno dei film di Romero.
Chi si aspettava di rivedere il Napoli dello scorso anno, ovviamente ha impiegato una trentina di secondi per capire che sarebbe stata una pia illusione. Com’è ovvio che sia. Diciamo che la prima Nazionale di Spalletti ricorda quella anche consolidata di Sacchi che – tranne rarissimi casi – giocava un calcio semplicemente orrendo ma poi il golletto lo faceva quasi sempre. Anche la Nazionale di Sacchi alla prima partita di qualificazione pareggiò 2-2 contro la Svizzera (e stava perdendo 2-0). Brutta come quella di Sacchi ma con meno culo, almeno fin qui.
L’Italia ha giocato la partita che poteva giocare. Accorta. E ha cercato di sfruttare la superiorità tecnica. Nel primo tempo Tonali ha colpito il palo, Cristante – nominato playmaker della Nazionale – ha sfiorato un paio di volte il gol con girata da calcio d’angolo. Ma ha anche rischiato di subire il gol dopo un pallone dolorosamente perduto da Politano. Nella ripresa il gol. Poi, però, progressivamente sono cresciuti i nord macedoni trascinati da Elmas.
Qua ci sta la parentesi napolista: se Politano è stato inguardabile, Elmas è stato il migliore dei suoi. Scatenato, l’uomo che ha più volte messo paura agli azzurri, soprattutto nel secondo tempo. Garcia lo avrà certamente guardato in tv.