“Cenere alla cenere”: sembra di leggere un grande maestro del genere americano ma in realtà il thriller è scritto in italiano
Seguiamo Roberto Costantini, il 71enne scrittore nato a Tripoli dal 2011, da quando in “Tu sei il male (pagg. 669, euro 13; Marsilio editore)” inventò la saga di Mike Balistrieri. Ora che il nostro ha creato un’epopea al femminile – quella di Aba Abate (Ice) – la spia italiana, non ne perdiamo una novità. In libreria c’è ora “Cenere alla cenere (pagg. 337, euro 22; Longanesi)” e la nostra Aba è in crisi familiare con il marito impostogli – Paolo, l’intellettuale – e con i figli Cristina e Francesco che in mancanza di una solidità familiare cercano altrove le loro identità. Aba è in lutto perché ha perso l’uomo della sua vita, quel Johnny Jazir che è stato eliminato dalla Cia di Jane Wesbach ed ora anche sul lavoro viene retrocessa. Ma dopo un attentato all’Olimpico di Roma la sua mente da spia ritorna in campo anche se non autorizzata dal suo Capo Stefano
Lanfranchi. La sua indagine parallela porta alla scoperta – tra Roma, Napoli (Vesuvio) e l’Etna – di un tentativo di un principe saudita Fast che appoggiato dal Generale introvabile Ahmed Al Bakri – zio di Johnny – progetta invece un attacco all’Italia facendo saltare in aria dei vulcani attivi. L’indagine la porta ad essere reintegrata ma i colpi di scena si susseguiranno capovolgendo realtà oramai consolidate nel dolore. La Cia vuole eliminare il Generale e Fast vuole subentrare al Principe Tareq: chi riuscirà nei suoi intenti, mentre l’ombra di Mike Balistrieri è sempre presente?
Ci siamo sempre chiesti perché abbiamo sempre considerato Costantini la star dei thriller italiani con quel sapore globalizzato che in altri autori non troviamo: la ragione pensiamo non è solo data dagli intrecci spionistici inusitati nella loro ambiguità, ma soprattutto dalla lingua del nostro. Ti sembra di leggere un grande maestro del genere americano ma in realtà il thriller è scritto in una lingua italiana che pur non perdendo nulla a livello di ritmo e di suspense riesce a mantenersi classica non perdendo l’efficacia dei grandi narratori. Buona lettura allora…