Per lo svedese un tempo a Frosinone, 7 minuti col Sassuolo e arrivederci. Natan non ha ancora esordito. A Lindstrom forse andrà meglio

Nonostante gli acquisti di mercato, per il suo Napoli, finora, Rudi Garcia si è basato sugli stessi uomini che hanno vinto lo scudetto con Luciano Spalletti, scrive il Corriere dello Sport. Il mercato estivo non incide. Natan è ancora un oggetto misterioso e anche lo svedese, a parte un tempo a Frosinone e 7 minuti col Sassuolo, non ha avuto altre chance. Lindstrom, da parte sua, è appena arrivato. Forse a lui andrà meglio.
Il quotidiano sportivo scrive:
“Natan non ha ancora esordito, Lindstrom è appena arrivato e Cajuste è sceso in campo a Frosinone dal primo minuto e poi, nella ripresa, s’è accomodato in panchina: e da quel momento Garcia non ha più schierato un nuovo acquisto dall’inizio. La storia è questa, certo, ma al di là del lento inserimento del difensore brasiliano – la vera sorpresa – è difficile per Rudi non affidarsi allo storico, al patrimonio umano di qualità e talento messo insieme dal club nelle precedenti stagioni”.
E ancora:
“Non è un caso che Cajuste, a Frosinone, sia partito titolare tenendo alta la bandiera del mercato. O giù di lì: a seguire, 7 minuti con il Sassuolo e arrivederci”.
Se proprio si deve cercare una novità, bisogna guardare all’impiego di Raspadori, su cui Garcia sembra insistere più di quanto non facesse il suo predecessore, Luciano Spalletti.
“Il nuovo allenatore ha cominciato a insistere in maniera più costante su Raspadori: titolare due volte su tre, e la terza dentro al posto di Kvara al 60’, e sempre partendo largo a sinistra nei tre d’attacco”.
Nel Napoli della nuova gestione Garcia spicca anche l’impiego limitatissimo di Elmas, che “era la luce degli occhi di Spalletti”; che finora ha totalizzato 21 minuti in totale. Scarso il minutaggio anche per Mario Rui (14 minuti col Frosinone e 24 con la Lazio, mai titolare) e Simeone (20 minuti in totale).
Chi sembra destinato a conquistare spazio è Lindstrom.
“Lindstrom ha qualità, colpi, velocità e duttilità e sembra destinato a conquistare sempre più spazio. Soprattutto nell’ottica di un’impronta tattica che, sul boulevard Maradona, continua a calcare tracce profonde di 4-2-4 in fase offensiva”.
Garcia, del resto, lo ha fatto esordire con la Lazio con solo pochi allenamenti sulle spalle, ciò significa che ci crede.