Piovono 5. La Gazzetta lo definisce il peggiore. Il Messaggero: “perde la palla con spocchia”. Repubblica: “chiede lanci lunghi, non ci arriva mai”.
I quotidiani bocciano all’unanimità l’attaccante del Napoli, Matteo Politano, per la prestazione con l’Italia di Spalletti contro la Macedonia del Nord. Politano galleggia nella mediocrità del 5, in termini di voto in pagella. La Gazzetta dello Sport lo considera il peggiore in campo, dandogli come voto 4,5.
La rosea (4,5) lo definisce il peggiore.
“Brutta la prima con il ‘suo’ allenatore. Non trova posizione, è lento, non gli riescono dribbling e tagli, esalta lo scatenato Alioski che gli ruba palla e parte in un contropiede pericolosissimo. Fuori dopo 45’”.
Per il Corriere della Sera (5), Politano è “estremamente leggero“.
“Perde la palla più pericolosa del primo tempo e si fa respingere da Alioski una delle occasioni migliori: fatica a uscire dalla palude, dimostrando una leggerezza estrema“.
La Repubblica (5):
“chiede lanci lunghi, non ci arriva mai“.
Il giudizio più impietoso su Politano è quello del Messaggero (5) che lo definisce la fotocopia peggiore del calciatore che ha vinto uno scudetto proprio con il Napoli di Luciano Spalletti.
“Il terreno disastrato non lo aiuta, ma rispetto al giocatore che ha vinto lo scudetto proprio con Lucianone sembra la fotocopia peggiore. Sbaglia un gol da pochi passi (tiro respinto da un macedone) sull’assist di Immobile e favorisce l’unica occasione da gol macedone perdendo la palla con spocchia“.
Il Corriere dello Sport (5) scrive:
“La palla che sogni in qualsiasi riscaldamento, al 41’, è sul piede ‘buono’, il sinistro, ma forse sarà una di quelle traiettorie irregolari oppure quel muro umano che si ritrova davanti, scopre il sapore acido dell’imprecazione al vento: con chi prendersela? Con Alioski oppure con se stesso, che comunque fatica e che rimane nello spogliatoio nell’intervallo”.
La Stampa (5) e Libero (5) chiamano in causa anche il terreno di gioco disastrato, come attenuante per Politano.
La Stampa:
“La conoscenza della formula Spalletti dovrebbe agevolarlo. In effetti, tocca più palloni di tutti fino a metà gara: esce per troppa imprecisione, anche se il campo non lo aiuta”.
Libero:
“l’unico insofferente verso il campo. Il più richiamato da Spalletti e il primo a essere sostituito”.