A L’Equipe: «Non le compro, me le mandano. E io scelgo. Ora uso Nike ma senza contratti, non mi va di fare shooting pubblicitari»

Rabiot intervistato da L’Equipe. Il quotidiano si sofferma sulla mancanza di un contratto di sponsorship per il centrocampista della Juventus.
Come vivi la tua fama?
Sono rimasto lo stesso. Sono sempre stato discreto. Non mi faccio vedere molto fuori dal campo. Vivo molto la famiglia, il che mi permette di continuare a far bene sul campo.
Sei un giocatore speciale, sei l’unico, nella Nazionale francese, a non avere uno sponsor tecnico, per le attrezzature. Perché?
Perché mi è sempre piaciuto essere libero. Le scarpe, indipendentemente dal produttore, possono essere buone un giorno, non così buone un altro. Voglio essere in grado di scegliere ciò che è meglio per me. Essere in grado di “passare”, se necessario, da un produttore all’altro.
Consideri le scarpe come il tuo strumento di lavoro?
Certamente. È il comfort che guida la mia scelta, non l’estetica. Un tempo indossavo Adidas e poi ho scelto Nike perché mi sentivo meglio senza però essere sotto contratto.
Ma come succede? Le compri?
(Ride.) No, no, me ne mandano comunque. Non sono ancora a quello. (Sorridere.)
Stai rinunciando a un contratto cui pochi calciatori rinunciano.
Sì, ma ho scelto di essere libero. Sappiamo che con i contratti ci sono vincoli, un bel paio di cose da fare, shooting a destra e a sinistra. Non ne ho voglia. Il nostro tempo di riposo tra le partite e le sessioni di allenamento è spesso molto breve e preferisco approfittarne per recuperare piuttosto che andare a fare shooting a Ibiza o non so dove… Guadagno abbastanza, non ho bisogno di questi soldi.