In molti hanno paura di parlare, altri si tradiscono nel tentativo di conservare la loro posizione

La Spagna ha vinto le ultime due partite di qualificazione al prossimo Europeo contro Georgia e Cipro, per un totale di tredici gol fatti e uno subito. Relevo scrive che la Nazionale è scissa in due gruppi:
“La convivenza nei dieci giorni di concentrazione della nazionale spagnola può essere divisa in due grandi gruppi: coloro che hanno remato per raggiungere una tregua che aiuterebbe nello sport e coloro che hanno alimentato fuochi o addirittura stanno accendendo nuovi focolai di polemiche. Il leader dei primi è stato Luis de la Fuente, tranquillo di un lavoro ben svolto. L’allenatore della Spagna, nella conferenza stampa in cui annunciava i convocati, ha chiesto perdono per i suoi applausi in Assemblea [per Rubiales] senza scuse o giustificazioni, perché lui stesso si vergogna di vedersi in quelle immagini.
Dal primo minuto di raduno ha lottato per isolare i suoi giocatori dal rumore esterno e loro hanno risposto con impegno e buon gioco: 13-1 complessivo nelle partite contro Georgia e Cipro. La sua figura è uscita rinforzata dallo spogliatoio, indipendentemente da chi accetta liberamente o non accetta le sue scuse. In ambito strettamente sportivo, è riuscito a far arrivare la sua idea di gioco a un gruppo che sta iniziando a giocare a memoria. Soprattutto, ha formato una squadra competitiva, con fame, che ha toccato l’eccellenza calcistica a Tbilisi, giocando con intensità contro Cipro a Granada.”
“Quando si analizza l’altro gruppo di persone, coloro che hanno continuato a impegnarsi nelle loro guerre interne al di là del beneficio sportivo, ci sono diversi fattori negativi che non danno modo di concentrarsi appieno. Il fattore più rilevante è stato rappresentato dalle dimissioni di Rubiales. Ha sganciato la bomba poche ore prima di una partita importante, e poi non ha esitato a twittare per annunciare la messa in onda della sua intervista. Un altro aspetto negativo è il clima che si è stabilito nella Federazione. Molti dipendenti hanno paura di parlare, mentre altri si tradiscono nell’unica speranza di salvare la loro posizione. Anche membri degli stessi dipartimenti. Quella sfiducia collettiva è palpabile dai giocatori, che notano silenzi scomodi. Un’atmosfera che mostra la necessità di una rigenerazione profonda e autentica”.