La tendenza di Camossi ad occupare spazi (manageriali?) più ampi di quelli dell’allenamento. In Federazione non sapevano niente

La separazione tra Marcell Jacobs e il suo storico coach Paolo Camossi analizzata dal Corriere della Sera. Il quotidiano scrive di forti divergenze di carattere tecnico e personale alla base della rottura tra i due. Divergenze già emerse lo scorso anno. Non solo: il CorSera parla anche di una tendenza di Camossi ad andare oltre le sue mansioni di allenatore e ad inserirsi in spazi più manageriali.
Il divorzio, maturato negli ultimi mesi, sarebbe stato provocato da forti divergenze sul piano tecnico e personale già emerse lo scorso anno e da una tendenza di Camossi ad occupare spazi (manageriali?) più ampi di quelli dell’allenamento. Le ultime due stagioni sono state difficili per la sequenza di infortuni che hanno colpito il campione ma anche le difficoltà della coppia (e dell’intero clan Jacobs) di condividere serenamente i problemi con la federazione e l’esterno.
Il quotidiano continua raccontando che alla Fidal, alla notizia della separazione tra i due, sono cascati tutti dalle nuvole. Eppure la Federazione paga lo stipendio di Camossi, il più alto tra quelli dei tecnici personali degli atleti.
Alla Fidal (che versa a Camossi lo stipendio più alto tra quelli dei tecnici personali degli atleti) sono cascati dalle nuvole. «A noi nessuno ha detto nulla — spiega Filippo Di Mulo, responsabile della velocità azzurra e mago della 4×100 — ma cambiare allenatore si può, ci mancherebbe, l’importante che ce lo facciano sapere». Alle Fiamme Oro, il team militare per cui Jacobs corre, hanno preso atto della situazione a fatti compiuti.
Jacobs è atteso da una sfida importante. Non ha conseguito il minimo olimpico e i problemi con il nervo sciatico sembrano lontani dall’essere risolti. Il Corriere della Sera scrive di questo:
Il nuovo gruppo dovrà lavorare sodo: Jacobs non ha conseguito il minimo olimpico (10”00) e i problemi da sovraccarico al nervo sciatico non sembrano affatto risolti.