Il tanto celebrato allenatore della Fiorentina si conferma, ancora una volta, un allenatore “bello ma che non balla”. Batte il Napoli e perde con l’Empoli
A Italiano preferisco mille volte Garcia
Due settimane di polemiche e poi… il Napoli è nuovamente al quarto posto in classifica (seppur ex aequo con la Fiorentina), e pertanto in piena “zona Champions”, e ha ridotto la distanza dalla prima da sette a cinque punti. Per dirla alla Garcia: “abbiamo rimesso la Chiesa al centro del villaggio!”.
Ovviamente questo non significa che il Napoli ha risolto tutti i suoi problemi, anzi quest’anno molto probabilmente sarà una stagione caratterizzata da molti alti e bassi (per il Napoli come per tutte le altre): l’importante è non deprimersi e fare drammi dopo le battute d’arresto e non esaltarsi e fare proclami dopo le vittorie, ma restare calmi e consapevoli che l’obiettivo (minimo) di questa stagione deve essere quello di qualificarsi per la prossima edizione della Champions League (la prima con la nuova formula…), qualificazione che, vista la tanta concorrenza (nove squadre per quattro posti) e visto quanto accaduto al Milan lo scorso anno (quinto posto sul campo nonostante avesse mantenuto lo stesso allenatore, gli stessi dirigenti, la stessa squadra e lo stesso modo di giocare dell’anno precedente, nel quale vinse lo scudetto…) non è così semplice e scontata come molti pensano, e superare almeno il girone di Champions League.
Fare continui paragoni con l’anno scorso quando poi, dati alla mano, negli ultimi trenta anni nessuna squadra, al di fuori delle tre “strisciate”, ha vinto il campionato per due anni di seguito, anzi al contrario è accaduto non di rado che la squadra campione in carica riscontrasse non poche difficoltà l’anno successivo (vedi la Roma di Capello e la Lazio di Eriksson), e chiedere di continuo l’esonero dell’allenatore ogni volta che la squadra non vince/convince, non serve assolutamente a nulla e non aiuta affatto il Napoli.
P.S.: il tanto celebrato Italiano si conferma, ancora una volta, un allenatore “bello ma che non balla”. Vince a Napoli (come ha fatto quattro volte nelle ultime cinque gare disputate al Maradona, con ben tre allenatori differenti sulla panchina azzurra…) e la giornata successiva perde in casa con l’Empoli.
Personalmente al tecnico viola, che pure annovera tantissimi estimatori tra i sostenitori partenopei, preferisco mille volte Garcia che in carriera ha vinto un campionato con quella che può essere tranquillamente definita la “Fiorentina (o l’Atalanta) di Francia”: quando Italiano vincerà uno scudetto con la Fiorentina, allora si potrà dire che ha fatto meglio di Garcia, ma fino ad allora resterà sempre, come De Zerbi, lo Zeman degli anni 2020 (con la differenza che il boemo ha avuto il coraggio di proporre quel tipo di calcio con circa trenta anni di anticipo e aveva tutto il “sistema” contro, non come Italiano e De Zerbi che vengono sempre difesi e lodati, anche quando perdono con l’Empoli in casa o quando prendono sei gol dall’Aston Villa di turno).
Giuseppe Santoro ilnapolista © riproduzione riservata