Repubblica: ipotesi concreta se non si raggiunge un accordo con le tv. La Lega ha sviluppato un progetto con l’advisor Lazard, utili previsti in 3 anni
Canale Lega Serie A. Il canale della Lega è una possibilità reale. Ne scrive Repubblica. Se i club di Serie A non offriranno almeno 900 milioni per i diritti tv del quinquennio 2024-2029, potrebbe nascere il canale della Lega Serie A.
Scrive Repubblica:
Il canale è una tentazione reale. Perché permetterebbe di rivoluzionare il concetto stesso di fruizione del calcio. Dazn ha dimostrato che la Serie A ha un pubblico sostanzialmente inscalfibile: nonostante l’aumento dei prezzi, la tv non ha perso abbonati. Vuol dire — è il ragionamento che inizia a circolare — che le stesse persone se da domani dovessero abbonarsi a un canale della Lega, lo farebbero senza battere ciglio. Un bluff? Non è questa l’impressione. La Lega ha già sviluppato un progetto avanzato con l’advisor Lazard, che permetterebbe di arrivare a produrre utili in 3 anni (finanziandosi nel periodo aprendo una linea di credito con fondi o banche d’affari: le offerte sono già state ricevute). Un progetto che permetterebbe abbonamenti su misura del tifoso: abbonamenti esclusivi alla propria squadra o al posticipo. E una formula “ricaricabile”: si spende a seconda di quante partite si guardano e se si arriva al prezzo dell’abbonamento mensile non si paga più.
Si arriverà al Canale Lega Serie A?
COSA SCRISSE IL FINANCIAL TIMES
Sorgono poi anche altri problemi. Come l’assegnazione dei diritti tv. Sia in Italia che in Francia sono aperte le trattative per assegnarli, mentre la Premier li discuterà prima delle fine dell’anno. La Germania se ne occuperà nel primo trimestre del 2024. Ciò che fa notare il quotidiano è:
“Il mercato dei diritti tv del calcio europeo è in un periodo di “significativo declino” che è stato parzialmente oscurato dall’inflazione. Il calcio europeo si trova inoltre a fronteggiare l’improvvisa comparsa di un nuovo rivale: l’Arabia Saudita”.
A ragione, il Financial Times scrive che l’irrompere dell’Arabia nel contesto europeo ha un sapore dolce amaro. Da un lato depaupera i campionati dei loro migliori campioni, dall’altro fa ricchi i club. O comunque rimpingua le loro casse.