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Cristiano Ronaldo, la Juve ritiene l’accusa “priva di fondamento”

La Juventus, di fatto, si libera di ogni accusa grazie ad una presunta liberatoria, riporta il Corriere dello Sport,  sottoscritta proprio dal calciatore portoghese

Cristiano Ronaldo, la Juve ritiene l’accusa “priva di fondamento”
Juventus' Portuguese forward Cristiano Ronaldo controls the ball during the Italian Serie A football match SS Lazio vs Juventus FC. (Hermann)

Si è svolta ieri una nuova puntata della “partita” legale tra Cristiano Ronaldo e la Juventus, legata alla questione delle mensilità sospese nel periodo Covid. La stella portoghese, la cui richiesta ammonta a 19,5 milioni di euro, è stato l’unico calciatore ad intraprendere una ferma azione legale, denunciando la restituzione della somma ed interpellando il Collegio Arbitrale. Non è stato dello stesso avviso l’ex bianconero Paulo Dybala, che ha invece trovato un accordo con la società per il pagamento degli arretrati (stimati circa 3 milioni).

Inevitabilmente, la questione è finita sul tavolo della Procura di Torino. Una vera e propria inchiesta, dal procedimento concluso, come ben noto, nel maggio scorso con un patteggiamento.

La questione, però, ritorna sotto i riflettori. Nella giornata di ieri, infatti, si è svolta la fase dibattimentale. Il team legale della società bianconera ha però giudicato la richiesta di Cristiano Ronaldo priva di fondamento”. La Juventus, di fatto, si libera di ogni accusa grazie ad una presunta liberatoria, riporta il Corriere dello Sport,  sottoscritta proprio dal calciatore portoghese, in grado di sollevare la società da qualsiasi tipo di impegno economico in caso di addio. Condizione che, in questo caso, sarebbe soddisfatta dal trasferimento al club inglese del Manchester United.

Gli avvocati di Ronaldo, ovviamente, schierano la miglior strategia difensiva e non fanno attendere la loro risposta. Nonostante la volontà del giocatore di avallare alcune richieste del club e di venire incontro ad alcune esigenze societarie legate alla pandemia, si parla comunque di “accordo non rispettato”.

Il verdetto dei tre arbitri è atteso entro 30 giorni. Traspare comunque la volontà inamovibile del calciatore di ricevere il pieno adempimento della sua onerosa (ma lecita) richiesta. L’affannoso braccio di ferro tra CR7 e la Juventus, così come tutto il mondo del calcio, attende il corso della giustizia italiana. La sensazione al momento, però, non è quella di un epilogo.

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