De Laurentiis ha afferrato la parte lucida di se stesso, l’ha sistemata al centro del villaggio ed ha fatto pulizia dei propri umanissimi errori: è da un atto di profonda umiltà
Il Corriere dello Sport racconta oggi il cambio di rotta del presidente De Laurentiis nei confronti del tecnico del Napoli, Rudi Garcia, scrivendo che il suo è stato un atto di umiltà nel capire e ammettere i propri errori
“al minuto 77 di Napoli-Fiorentina, Aurelio De Laurentiis ha afferrato la parte lucida di se stesso, l’ha sistemata al centro del villaggio ed ha fatto pulizia dei propri umanissimi errori: è da un atto di profonda umiltà che si giudica un imprenditore (pure calcistico) e quel presidente che appena a giugno scorso ha scelto di ridefinire demolendoli – i contorni delle proprie competenze, non ha avuto pudore nel battersi il petto e dichiararsi colpevole. Ora che l’effetto travolgente del quadrimestre praticamente in bianco con Garcia è evaporato del tutto, che del Napoli dello scudetto è rimasto lo scheletro e la memoria, dopo aver inviato al suo (ex) allenatore l’avviso di garanzia e anzi istruito la pratica di Impeachment, s’è ritrovato meno visionario ma assai realista, ha bruciato il recente passato ed ha deciso di ripartire dall’alto, da se stesso, che sembra quasi un uomo nuovo, sempre al comando ma con altre consapevolezze”
Ieri alla Luis De Laurentiis si è espresso così su Garcia
De Laurentiis avvisa Garcia
“Con Garcia sto vivendo un momento no. Ogni decisione affrettata è sbagliata. Ora testa bassa, pedalare e lavorare».
Prosegue:
«Con Garcia sto vivendo un momento no. Io sono un imprenditore, ho il dovere di interessarmi alla mia impresa. L’allenatore e il direttore sportivo sono al tuo servizio. Prenderò le decisioni più opportune quando sarà il momento di prenderle. La piazza non può essere condizionante. Devi fare sempre una pausa riflessiva.
Quando prendi un allenatore che non conosce più il calcio italiano, forse fa fatica. Sarebbe accaduto a qualunque altro. L’unica responsabilità che ho oltre ad aver scelto l’allenatore è che non ho avuto la possibilità di stargli tutti i giorni vicino a Castel Volturno».