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Fagioli: «Gatti mi prestò 40mila euro ma alla Juventus non sapevano che scommettevo»

I verbali: «Ancora devo restituirglieli. Gli dissi che mi servivano per comprare un orologio. Anche Dragusin mi prestò 40mila euro»

Fagioli: «Gatti mi prestò 40mila euro ma alla Juventus non sapevano che scommettevo»
Mg Milano 19/03/2023 - campionato di calcio serie A / Inter-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Nicolo’ Fagioli-Henrikh Mkhitaryan

La Juventus sapeva di Fagioli che scommetteva? Il calciatore giuria di no, eppure dai verbali emerge che aveva chiesto 40mila euro di prestito a Gatti e a Dragusin. Non ha mai restituito quei soldi.

I VERBALI PUBBLICATI DAL FATTO (LE ACCUSE A TONALI)

E alla Juve, sapevano? Fagioli assicura di no, poi fa due nomi che non erano mai emersi. Il primo è quello di Federico Gatti, suo attuale compagno di squadra. A Gatti, dice Fagioli, “chiesi 40mila euro, ma dicendogli che mi servivano per comprare un orologio” e che “tuttora gli devo restituire”. I suoi conti correnti, racconta, “erano controllati da mia madre”. L’altro è quello del difensore romeno Radu Dragusin – oggi al Genoa ma cresciuto (come Fagioli) nelle giovanili bianconere – il quale “mi prestò 40 mila euro nell’ottobre 2022” e anche a lui “ancora devo restituirli”. Gatti e Dragusin sono estranei all’indagine. Il prestito, dice, “mi fu accreditato tramite bonifico alla gioielleria di Milano (…) dove acquistavo gli orologi di lusso da consegnare ai gestori delle piattaforme”.

I VERBALI PUBBLICATI DA REPUBBLICA

«Decisi di chiedere dei prestiti ad alcuni amici e a un compagno, Gatti, al quale chiesi 40 mila euro dicendogli che mi servivano per comprareun orologio e che avevo i conti bloccati da mia madre». Era ottobre 2022 e quei soldi Fagioli non li ha mai restituiti, nonostante le richieste del compagno. «Altro prestito», sempre di 40 mila euro, «mi fu fatto da Dragusin (ex Juve, oggi al Genoa) e da alcuni amici di Piacenza». La bugia sugli orologi, in realtà, un motivo lo ha: nel periodo di Cremona, una parte del debito aveva provato a risarcirlo. Come? «Provvedevo ad acquistare a Milano dei Rolex di valore » pagando con bonifico. «Gli orologi alcune volte li ho consegnati io, a volte passavano i titolari delle piattaforme a ritirarli presso la gioielleria ». Anche i prestiti di Gatti e Dragusin gli vengono accreditati con un bonifico in gioielleria. Fagioli giura però di non aver mai detto a nessuno del problema nello spogliatoio: «Lo sapevano solo mia mamma e qualche amico non calciatore». Non la Juventus: «Dovevo rinnovare il contratto e temevo che una notizia del genere lo avrebbe impedito».

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