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Federbet: «il 90% dei calciatori scommette. Hanno tempo libero, soldi e amano l’adrenalina»

Il segretario Baranca: «Il profilo del calciatore è il più simile a quello di un ludopatico e ora c’è bisogno di parlarne e di cambiare mentalità»

Federbet: «il 90% dei calciatori scommette. Hanno tempo libero, soldi e amano l’adrenalina»
Roma's Italian midfielder Nicolo Zaniolo (L) fights for the ball with AC Milan's Italian midfielder Sandro Tonali during the Italian Serie A football match AC Milan and AS Roma at the San Siro stadium in Milan on January 6, 2022. (Photo by Miguel MEDINA / AFP)

Federbet: «il 90% dei calciatori scommette. Hanno tempo libero, soldi e amano l’adrenalina»

«Secondo me il 90% dei calciatori scommette, e la cosa non mi sorprende affatto, ho parlato con tantissimi di loro. Hanno molto tempo libero, amano l’adrenalina, hanno spirito di competitività e hanno tanti soldi. E questo li rende molto inclini al gioco d’azzardo, è un problema enorme. Non parliamo di partite truccate, ma di scommesse”.

Francesco Baranca, segretario generale di Federbet (organizzazione internazionale che lotta contro le scommesse illegali nello sport), parla dai microfoni della spagnola Cadena Ser di un problema tornato d’attualità non solo in Italia (vedi il caso Paquetà in Inghilterra). È ripreso dall’Ansa.

«Il profilo del calciatore è il più simile a quello di un ludopatico – dice ancora Baranca – e ora c’è bisogno di parlarne apertamente e di cambiare mentalità. Invece, purtroppo, dopo una settimana ce ne dimentichiamo tutti, la verità è questa. Dovremmo parlare ogni settimana dei rischi che si corrono, e creare un vero codice etico: pensate al Newcastle, ha speso 80 milioni per Tonali e ora rischia di vederselo squalificare, che danno è per il club? Io direi enorme».

Quindi ciò che è successo con la nazionale italiana è solo la punta dell’iceberg?

“Se andiamo a vedere tutti i calciatori che scommettono – è la risposta – nella nazionale italiana o in un’altra andiamo a giocare voi e io. Negli ultimi dieci anni non è cambiato nulla”.

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