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Garcia manda allo sbaraglio Elmas. Raspadori è il pianista dei prati. Rrahmani sperduto

Politano non si arrabbia al momento del cambio perché sa che tutta la città si sta arrabbiando al posto suo

Garcia manda allo sbaraglio Elmas. Raspadori è il pianista dei prati. Rrahmani sperduto
Ci Napoli 29/10/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Milan / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: esultanza gol Giacomo Raspadori

Garcia manda allo sbaraglio Elmas. Raspadori è il pianista dei prati. Rrahmani sperduto

Meret: Non esce mai dalla sua comfort zone, a volte sembra il terzo palo della porta. Mano troppo molle sul colpo di testa centrale di Giroud, non tenta nemmeno la parata sul secondo. Due interventi discreti sul suo palo. Fedele alla Linea, CCCP chiattillo: 5

Di Lorenzo: Soffre poco Leao, si perde tra l’anarchia del centrocampo folle schierato dal suo allenatore. Nel secondo tempo suona la carica, sfiora il gol, disarma la paura ma non è più l’uomo in più della fascia. Si prende un giallo, si ritrova a fare il centrale nel finale, coccola l’ansia. Alfiere 6

Rrahmani: Amir è il biglietto alle giostre che serve a Giroud per entrare a divertirsi. Se lo perde ben due vole ma ha l’alibi della solitudine in un’area protetta con i fili di spago anziché spinati. Esce e non si sa perché, poi lo sapremo. Sperduto: 4,5

(Ostigard: Il vichingo fa capire subito a Giroud che è cambiata la musica. Anticipa, mena qualche calcio. Sostanza e presenza: 6)

Natan: Soffre poco ma più del solito. Con personalità chiude e ribatte, è presente. Nel secondo tempo ci pensa Pioli a lasciarlo in pace. Giusto il primo giallo, inesistente il secondo in cui intelligentemente tira via la gamba ma Orsato è rigido, lui i cartellini li usa a discrezione di distanze visive. Generoso 5.5

Mario Rui: Accidenti Mario, Pulisic lo accartoccia, Calabri lo bullizza. Sempre in ritardo, perde distanze e tempi di gioco. Arruginito 4,5

(Olivera: Entra e si ritrova Romeo al posto di Pulisic e ha vita facile. Si propone meno rispetto al solito ma resta lucido ed ordinato. Sbroglia un paio di situazioni complicate e riporta serenità a Natan. Educato: 6)

Lobotka: Si ritrova a capo di un centrocampo inguardabile. Deve difendere per tutti. Ad un certo punto si è ritrovato a rincorrere tre avversari, a recuperare palla e gestire i ritmi. Cresce nella ripresa in uno schema più logico e riesce a filare le trame con ordine: Stakanovista: 6,5

Elmas: Il cucciolo macedone è vittima di un gioco a massacro perpetrato ai suoi danni. Garcia non sa dove metterlo, è come quella bomboniera che ti porti a casa dopo un matrimonio e la sposti ogni settimana da mobile in mobile perché non ti piace ma pare brutto a buttarla. Non è colpa sua sono gli altri che non lo comprendono: Martire: 4,5

(Simeone: Il Cholito dà sempre l’anima. Tiene il Milan dietro a protezione della sua area. Fa a botte, recupera palloni, crea spazi. Serviva prima forse, ma lui non può decidere: Garraumana 6)

Politano: Matteo è sbocciato. Un fiore quel suo sinistro. Si divora il pareggio con il piede sordo, si inventa il gol della speranza. Poi esce per Zanoli, e non si incazza perché sa che tutta Napoli l’ha fatto al posto suo: Brigante Fiero: 7

(Zanoli: Entra e non se lo spiega nemmeno lui. Si prende un giallo colpendo Theo, poi manda in tribuna un pallone. 5)

Kvara: Prova a prendersi tutti sulle sue spalle. Gli arrivano pochi palloni ma quando riesce a toccarli crea quasi sempre un’occasione. Calabri lo tiene bene, nel finale ha la palla che farebbe impazzire i sismografi colpisce le ginocchia di Maignan: Leader 6,5

Raspadori: Il pianista dei prati suona da solo in una stanza, ingabbiato da isolanti acustici. Non si arrende. Suona e risuona finché non ha l’occasione di far avvicinare le sue note alle masse. Una punizione di pura cazzimma, furbizia e classe. L’uomo del nuovo ciclo: Perla 7,5

(Anguissa: Si è fatto notare solo per un assist a Krunic che poteva costarci caro. C’era ma non c’era: Ectoplasma)

Garcia: Sbaglia formazione e dimostra di non comprendere le caratteristiche dei suoi giocatori. Non si accorge dello svuotamento del centrocampo voluto da Pioli che ne porta cinque in linea allargando Elmas e Zielinski. Nella ripresa usa la disperazione che poi sarebbe stata, da subito, la scelta più ovvia dall’inizio. Zanoli per Politano è un grido al pareggio o alla sconfitta. Sconclusionato 4,5

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