Va in Nazionale dopo un autogol da storia del calcio e segna la sua prima rete in Serie A. La Juve batte il Torino 2-0 senza Chiesa e Vlahovic
Gatti e il potere taumaturgico delle convocazioni di Spalletti. Alzi la mano chi (a parte i tifosi della Juventus) ieri, guardando le convocazioni di Spalletti, non sia stato colto da senso di smarrimento alla vista di Federico Gatti difensore bianconero autore, tra l’altro, di un’autorete che è oltre Niccolai, è un dipinto di Hopper con Szczesny che sta lì a rappresentare lo sgomento e la piccolezza dell’uomo di fronte al dispiegarsi degli eventi. Autorete di cui si è parlato e scritto anche all’estero.
Eppure, ventiquattro ore dopo, incredibilmente, Federico Gatti segna addirittura il suo primo gol in Serie A. Nel derby. Un gol che non è possibile descrivere – non per la sua bellezza – ma per la confusione che c’era in area al momento del tocco decisivo. Rete su calcio d’angolo, con infortuni, polemiche, proteste, Var che riguarda l’azione cinque minuti e poi – come l’uomo Del Monte – dice sì.
Alla fine la Juventus vince 2-0 senza Chiesa e Vlahovic. Ma questa è roba per appassionati di calcio. Dovremmo parlare di Allegri, lasciamo stare che è sabato sera. Dedichiamoci al meta-pallone. E non possiamo non aprire il fascicolo sui poteri taumaturgici del signor Luciano che ha posato la mano sul difensore centrale della Juventus. E i risultati si sono visti in meno di ventiquattr’ore. Gatti è anche l’anello di congiunzione tra il signor Luciano e Acciughina da Livorno: divisi dal modo di intendere il calcio e dalla presunta semplicità del football ma uniti dalla competenza.
Tornando alle miserie terrene, la Juventus si porta a 17 punti, terza, a due lunghezze dall’Inter che ha pareggiato 2-2 col Bologna e a uno dal Milan che stasera giocherà a Marassi contro il Genoa. Domani Napoli-Fiorentina, chi vince raggiunge la Juventus.