A Le Iene: «Chiedo scusa. Credo che in famiglia ci si debba sempre aiutare e dividere il maniera equa tutti i lavori che ci sono a fare»
A Cristiano Giuntoli hanno fatto presente di aver detto una castroneria durante il Festival dello Sport, organizzato da Gazzetta dello Sport a Trento. Allora, il dirigente della Juventus, parlando con il presentatore dei calciatori e delle trattativa per acquistarli disse:
«Quando prendi un giocatore è come una fidanzata. Pensi che sia quella giusta, ma quando te la metti in casa, che non va bene, che non fa da mangiare, non lava, non stira!». Una frase che trasuda sessismo a quintali. Le parole del dirigente bianconero però passarono in sordino. Allora il Napolista si accorse della brutta figura dell’ex dirigente del Napoli. Altrove non una parola sulla frase infelice di Giuntoli.
Sport Mediaset però riporta che Le Iene se ne sono accorte e hanno deciso di intervistare il diretto interessato. Infatti, la redazione di Mediaset ha pubblicato alcune anticipazioni dell’intervista concessa al programma di Italia 1.
“Le scuse del dirigente bianconero fatto parte di un servizio che andrà in onda martedì 31 ottobre, in prima serata nel programma ‘Le Iene’ su Italia1. «Ho fatto sicuramente un esempio infelice – ammette il ds bianconero ai microfoni delle Iene -, mi dispiace e chiedo scusa a tutte le persone che si sono sentite offese, uomini e donne. Perché – prosegue Giuntoli – credo che in famiglia ci si debba sempre aiutare e dividere il maniera equa tutti i lavori che ci sono a fare. Io, in casa spesso cucino»“.
Alcuni passaggi dell’articolo del Napolista
Giuntoli parla al Festival dello sport della Gazzetta e dà il solito esempio di maschilismo con l’altrettanto solito paragone becero che però tanto piace agli italiani. Inutile provare a spiegare loro che è sessismo. Infatti applausi scroscianti alle parole di Giuntoli che in Spagna sarebbe stato giustamente rincorso con la mazza.
Giocatore flop secondo Giuntoli – “Più di uno, si sbaglia tanto anche se si cerca di non farlo. Le dinamiche sono tantissime, quando prendi un giocatore è come una fidanzata: pensi sia quella giusta, poi la porti a cena ma quando la porti a casa capisci che non va bene, che non fa da mangiare, non lava, non stira (ride, ndr.). Bisogna stare attenti, capire tutti i parametri: è un ruolo difficile, ho fatto tanti errori ma da lì anche cose positive”.