Il Napoli se l’è giocata quasi alla pari. Non è la squadra quasi inarrestabile della scorsa stagione, però dovrebbe andare agli ottavi
La rivincita degli Ancelotti. La sconfitta del Napoli al Maradona per 3-2 contro il Real Madrid nel commento di giornata della Gazzetta dello Sport che si sofferma sull’abbraccio tra Ancelotti padre e figlio.
Anche il Real – nemmeno c’è bisogno di dirlo – è una grande d’Europa, e il Napoli ha pagato sulla propria pelle ciò che questa squadra ha dentro di sé. La formazione di Garcia è andata in vantaggio, è stata scavalcata, ha rischiato il crollo e poi si è rimessa in pari grazie a un rigore che Ancelotti – ci teneva a vincere davanti a De Laurentiis, nell’abbraccio finale al figlio Davide ha scaricato una tensione speciale – ha garbatamente contestato. Poi, il colpo finale. Una carambola? No, un gran tiro di Valverde. Bellingham ha impressionato chi lo conosce poco, ma il Napoli se l’è giocata quasi alla pari. Non è, almeno non ancora, la squadra perfetta, quasi inarrestabile della scorsa stagione, però la doppia sfida con l’Union Berlino dovrebbe aprire agli azzurri le porte degli ottavi.
IL GIUDIZIO DELLE PAGELLE NAPOLISTE SU NATAN
NATAN. L’incipit è orrifico quando lì a sinistra Rodrygo lo pianta in asso come un mammalucco e crea la prima occasione per il Real. Invece il palindromo brazileiro non si avvilisce e reagisce con una buona personalità. Perdipiù il suo colpo di spalla che finisce sulla traversa avversaria propizia la cabeza del vichingo collega centrale. Temevamo tutti l’esame di spagnolo per Natan e ora possiamo dire che l’ha superato – 6,5
E’ il Napoli degli “ultimi”, dei bistrattati, dei “ce la farà mai?”, dei “non diventerà mai un campione, è inutile, non crescerà mai, meglio che se ne vada in Arabia” o dei “se sta in panchina un motivo ci sarà”, dei “lo vedremo mai in campo? Sarà un bidone sicuro”. Natan, Ostigard (che ha segnato un gran gol e che sta giocando quanto e come non ha mai giocato da quando ha messo piede a Napoli), Zielinski, che è così presente, vivace e pericoloso che quando esce dal campo perché sostituito pensi: adesso c’è il rischio che non ci sia più chi illumini il gioco. Natan ci ha messo un attimo a dimostrare che non è un bidone. Lo ha fatto nella sua prima partita, spazzando col sorriso tutto quello che gli capitava a tiro e dava anche lontanamente l’idea di essere pericoloso, poi ha continuato costruendo con serenità dal basso e lavorando con intelligenza. Ieri, a parte qualche piccola difficoltà – ma si trattava pur sempre di Champions e di Real Madrid – mi è piaciuto moltissimo. Tosto e lucido – 7