Lo accusano per lo stile di gioco troppo attendista: “Approccio da squadra di fascia bassa, non lo accetteremmo se Guardiola o Klopp fossero al comando”
Povero (si fa per dire) Southgate: che deve sopportare… “Guida una nazionale senza pari – scrive il Telegraph – Nemmeno la generazione d’oro del 2004 ha fornito una tale abbondanza di ricchezze in ogni reparto”. Ha battuto l’Italia a Wembley e non succedeva dal 1977, eppure lo criticano. Proprio il Telegraph, con un editoriale di Oliver Brown. Il quale si chiede: e se fosse proprio lui un freno? Se non fosse forte quanto i suoi giocatori?
“Solo tra gli attaccanti, la concorrenza è così intensa che Phil Foden e Jack Grealish, due delle stelle più affidabili di Pep Guardiola, rischiano di essere lasciati in panchina. Perlustrare questa squadra significa esaminare una scintillante costellazione di talenti. Quattro di loro – Kane, Bellingham, Grealish e Declan Rice – hanno ottenuto un totale di 375 milioni di sterline in commissioni di trasferimento solo nell’ultimo anno”.
Brown ammette che “sembra duro giudicare un uomo altamente rispettabile dai dettagli. Eppure, questi sono i margini che separano i grandi dai molto competenti. E molti tifosi inglesi continuerebbero, in tutta onestà, a collocare Southgate dalla parte sbagliata di quella linea. Ogni volta che lo stile di gioco dell’Inghilterra mette alla prova la pazienza, si è tentati di ricadere nello stesso esperimento mentale: accetteremmo un approccio così conservatore e meticoloso, adatto a una squadra di Premier League di fascia bassa, se Guardiola o Jurgen Klopp fossero al comando? È, per usare un eufemismo, improbabile. Pertanto, Southgate deve affrontare una dura sfida al suo quarto torneo in questo ruolo. O si rivelerà come l’ancella del successo inglese – o come il freno a mano del pieno potenziale di questa squadra”.