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I soldi in Ligue1 sono un falso problema, non li sanno spendere: guardate il Lione di Grosso (L’Equipe)

“Le big francesi sono tutte in crisi. Non tutti i ricchi vincono, e talvolta si spaccano la faccia con un forte rumore di piatti rotti, poco prima dell’arrivo degli ufficiali giudiziari”

I soldi in Ligue1 sono un falso problema, non li sanno spendere: guardate il Lione di Grosso (L’Equipe)
Cm Como 04/02/2023 - campionato di calcio serie B / Como-Frosinone / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: Fabio Grosso

Un successone, l’arrivo a Lione di Fabio Grosso. L’Olympique ha perso anche in casa Reims, e sono cinque sconfitte in sette giornate, ha due punti in tutto, è ultimo in classifica. E’ ad un passo dalla retrocessione, e quattro anni fa aveva vinto il campionato, tre anni fa giocava la Champions… L’Equipe quasi li sfotte, scrive che si affideranno “a Babbo Natale” per rifare la squadra a gennaio. Ma il punto, per l’editorialista Vincent Duluc è proprio questo: non sono i soldi, il problema; è che li spendono sempre malissimo.

“Quando vedi che Brest e Reims sono sul podio, e il Psg è quinto, il Lione è ultimo e l’Olanda è davanti a noi nell’indice Uefa, non è perché alla Ligue1 mancano i soldi. È perché li spende male”.

“Il calcio è una cosa semplice: anche se bisogna essere ricchi, o anche molto ricchi, per vincere, non tutti i ricchi vincono, e talvolta si spaccano la faccia con un forte rumore di piatti rotti, poco prima dell’arrivo degli ufficiali giudiziari. Probabilmente non è quindi necessario considerare l’ammontare dei futuri diritti televisivi come una questione centrale nel suo futuro”.

“Il Lione non si è indebolito perché era povero, il Psg non ha fallito in Champions League perché non è riuscito a comprare, e il Marsigli non è nei guai perché Longoria non ha avuto mano libera. Non è nemmeno perché il Brest ha improvvisamente avuto soldi che occupa il primo posto della classifica”

In ogni caso, sintetizzando, per retrocedere appena quattro anni dopo un titolo, scrive Duluc, “devi impegnarti molto. Quasi ad ogni incrocio bisogna prendere la direzione sbagliata. Devi indebolire la squadra ogni volta che pensi a rafforzarla. Per uscirne devi fare praticamente il contrario, ma in generale non lo sai più”.

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