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Il Napoli è tornato a giocare col pallone, Garcia si è mosso con intelligenza (Condò)

Su Repubblica: questo Napoli vuole il pallone come il gatto gioca con il gomitolo, qualcosa è stato messo a punto e l’impressione è di una squadra rallegrata da se stessa

Il Napoli è tornato a giocare col pallone, Garcia si è mosso con intelligenza (Condò)
Ci Lecce 30/09/2023 - campionato di calcio serie A / Lecce-Napoli / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Nikola Krstovic-Leo Ostigard

Il Napoli che sembra uscito dalla crisi. Ne scrive su Repubblica Paolo Condò scrive dei calciatori che portano in altre le loro squadre: Lautaro, Pulisic e ovviamente per il Napoli Osimhen e Kvaratskhelia.

Ecco i passaggi:

Il Napoli, che è in ritardo di quattro punti ma ha la forza di chi ha già attraversato una crisi, e in qualche modo pare averla risolta.

Il Napoli, infine, è l’unico a poter contare su una ditta paritaria perché, ora che è tornata, la sulfurea creatività di Kvaratskhelia si sposa a meraviglia con l’impeto realizzativo di Osimhen, e i due sono davvero le metà di una mela, inutile fare classifiche. Questo Napoli vuole il pallone come il gatto gioca con il gomitolo, qualcosa è stato messo a punto e l’impressione è di una squadra rallegrata da se stessa. Se l’interpretazione è corretta, Garcia si è mosso con intelligenza.

La Gazzetta e le parole di Osimhen

Parole d’amore per la sua Napoli, per i suoi tre anni intensi vissuti in città, per la grande gioia condivisa vincendo lo scudetto, ringraziamenti ai connazionali nigeriani per la solidarietà e il sostegno ricevuto e nessun accenno alla società. Dopo aver trascorso la sua settimana più complicata in Italia – infortuni a parte – Victor Osimhen rompe il silenzio e lo fa con parole al miele non solo per la tifoseria ma per la città tutta, dimostrando gratitudine e sentendosi accolto come un figlio.

Ma si comprende che dietro le cose non dette ci sia ancora un profondo dispiacere rispetto a quei fatti accaduti martedì scorso per il quale si è sentito profondamente offeso senza che l’altra parte in causa, la società, abbia compreso a fondo il suo malessere.

Un addio? Per certi versi si potrebbe pensare che sia quasi un saluto di Victor, che magari pensa già a un domani di ulteriore crescita in Premier o da qualche altra parte.

 

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