Ha evitato un pressing costante sull’avversario e rifiatando talvolta un po’ troppo nella sua mediana, tanto da lasciare l’iniziativa al Lecce
La vittoria del Napoli a Lecce per 4-0 nel commento di Alessandro Barbano condirettore del Corriere dello Sport.
Il Napoli ha stravinto risparmiando energie, evitando un pressing costante sull’avversario e rifiatando talvolta un po’ troppo nella sua mediana, tanto da lasciare l’iniziativa al Lecce nella seconda metà del primo tempo. Ha rischiato qualcosa in più rispetto alla gara con l’Udinese, perché ha consentito agli attaccanti di D’Aversa di tenere palla sulla tre quarti e di provare a rimetterla in pari. Ma alla lunga si è dimostrata una tattica vincente, perché ha indotto i giallorossi ad allungarsi e a scoprirsi, offrendo al contropiede azzurro l’occasione di dilagare. Il motivo di maggiore incoraggiamento è la condizione di Kvaratskhelia, tornato l’incursore e l’assistman della scorsa stagione.
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Per le scelte (azzeccate) di turnover operate da Garcia, ieri in campo Victor e Kvara si sono incrociati solo per dodici minuti a inizio del secondo tempo. Col nigeriano appena entrato – non proprio felice della panchina – e il georgiano che sarebbe stato sostituito poco dopo. Ma quel fazzoletto di tempo è bastato ai campioni per costruire il gol più bello del pomeriggio. Osimhen che va a rubare palla a metà campo e porge la sfera a KK77: entrambi partono in progressione e già sono uno spettacolo a vederli in questa corsa, un po’ ciondolante Khvicha, devastante Victor. Poi dopo un paio di finte il georgiano rientra sul destro alza la testa ma già sa che l’amico si è spostato sul secondo palo dove spicca il salto per essere puntuale su un cross col pallone accarezzato di interno destro, perentorio il colpo di testa. Gol bellissimo.
Niente esultanza Peccato che Victor non esulti. L’abbraccio coi compagni e l’intesa in campo non manca, ma il nigeriano sta attraversando un periodo particolare e va rispettato. La vicenda delle clip video l’ha toccato, anche perché c’è chi gli ha dato pure del permaloso.