A Repubblica: «I procuratori dovrebbero seguire e consigliare i giovani giocatori. I club non possono seguirli in tutto»
Intercettato da Repubblica, il papà di Fagioli, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Marco Fagioli però, qualcosa l’ha comunque detta mentre tornava a casa con le busta della spessa per le mani:
«Non dico niente su quello che avrebbe fatto mio figlio. Non è il momento. molto di quello che leggo su di lui non è vero, ma se provassi a spiegarlo adesso non mi ascolterebbe nessuno».
Sembra quasi rassegnato Marco Fagioli. Repubblica insiste e il papà del calciatore si lascia un po’ andare:
«Non lo vedo da domenica. Col senno di poi, posso dire che forse qualcosa lo turbava, ma non immaginavo niente del genere».
E ancora:
«Come mia moglie, lavoro tutto il giorno. ovviamente siamo vicini a nostro figlio, come lo siamo sempre stati. Ma non possiamo fare miracoli».
Qualcuno (Corona) ha tirato in ballo certe responsabilità della Juve, per papà Fagioli le cose sono un po’ diverse:
«I club per tante ragioni non possono stare dietro ai calciatori in tutti gli aspetti della loro vita, né possiamo farlo noi genitori, una volta che i nostri figli diventano adulti e professionisti. Sarebbe utile che fossero i procuratori a mettere in guardia i giovani giocatori rispetto ai rischi a cui vanno incontro. Dovrebbero seguirli e consigliarli, sarebbe prezioso. Dovrebbero aiutarli a capire quali impegni si assumono nel momento in cui firmano un contratto. Così giustificherebbero quel che guadagnano»
A Sportitalia, Fabrizio Corona ha dichiarato:
«La Juventus sapeva di Fagioli dal primo agosto, quando è uscita la notizia non l’ha portato in Tournée e ha cercato di pulirlo, omettendo di denunciare. Questo è un reato da retrocessione. Sto facendo un’inchiesta pulita al pari della Magistratura. Non sono coinvolti arbitri e allenatori. Se dovessero ammazzarmi sarei contento: sarebbe la fine di una storia bruttissima. La polizia è andata a Coverciano solo dopo che è venuta da me, altrimenti non sarebbe mai andata a colpo sicuro, non lo avrebbero fatto prima della partita della Nazionale. Se Tonali e Zaniolo sono andati via da Coverciano perché è vero. Sto andando a prendere le prove dalla fonte zero: non sono coinvolti solo loro due».