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Inzaghi non cambia mai, la Gazzetta processa l’allenatore dell’Inter

Mai imprevedibile, se la gioca sempre allo stesso modo, non fa mai nulla per sorprendere l’avversario a gara in corso

Inzaghi non cambia mai, la Gazzetta processa l’allenatore dell’Inter
Db Milano 26/04/2023 - Coppa Italia / Inter-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Simone Inzaghi

Inzaghi sotto processo alla Gazzetta dello Sport che titola addirittura in prima pagina: “Inzaghi non cambia mai: un gioco sempre uguale, già cinque punti persi in casa”.

Scrive la Gazzetta dopo Inter-Bologna 2-2:

Di sicuro l’Inter non sa essere imprevedibile. Mai. Che Inzaghi inizialmente se la giochi sempre allo stesso modo – non cambia schema ormai da oltre un lustro, dai tempi della Lazio – ci sta, ogni allenatore ha le sue convinzioni, alcuni le seguono con maggiore testardaggine rispetto ad altri.

Ma c’è qualcosa che Simone fa per sorprendere l’avversario a gara in corso se l’incontro ha preso una piega che non lo soddisfa? Anche contro il Bologna, quando doveva riprendere in mano il risultato dopo avere buttato il doppio vantaggio, ha cambiato mezza squadra però solo e sempre ruolo su ruolo: esterno destro per esterno destro (da Dumfries a Cuadrado), esterno sinistro per esterno sinistro (da Dimarco a Carlos Augusto), attaccante per attaccante (da Thuram a Sanchez). E poi, nel finale, Asllani al posto di Calhanoglu e Frattesi al posto di Mkhitaryan.

Medesimo schema, stesse soluzioni. Cambiare tutto per non cambiare niente, insomma. La partita è studiata in ogni dettaglio, ma procede su un binario stabilito; se c’è da deviare per aggirare un ostacolo, non si trovano vie alternative. Non spariglia mai, non prova mai a far saltare il banco con un colpo a sorpresa. 

Inzaghi a Dazn dopo Inter-Bologna 2-2

«È normale che sono arrabbiato come sono arrabbiati tutti i giocatori. È la seconda volta che andiamo in vantaggio e non vinciamo la partita, Col Sassuolo abbiamo perso. Abbiamo commesso disattenzioni che non dobbiamo commettere. Nel primo tempo abbiamo fatto gol e abbiamo creato altre occasioni, nel secondo tempo dopo il 2-2 è stato un monologo ma non possiamo commettere disattenzioni».

Come l’anno passato, alternanza di risultati.

Inzaghi: «Non direi. Abbiamo giocato otto partite, vinte sei, una persa e una pareggiata. Sono arrabbiato per oggi, dopo il 2-0 per quello che avevamo prodotto. Non accetto questo pareggio, dobbiamo lavorare sempre di più».

«Non dovevamo riaprire la partita, il rigore del 2-1 ha dato energia al Bologna, potevamo coprire il meglio il campo, tenere meglio le posizioni. Ne parleremo dopo le Nazionali, sono punti sanguinosi persi che chiaramente non mi stanno bene».

«Dopo il 2-2 abbiamo creato tantissimo. Quando sei 2-0 una squadra esperta come la nostra non deve riaprirla, poi si sa che le partite diventano tutte difficili. Una volta sul 2-0 non devi riaprirla, a meno che non sia un loro eurogol, non grazie a una nostra disattenzione. Dovevamo stare attenti tutti su quel calcio d’angolo, non solo Lautaro.».

«Thuram fuori per Sanchez è una scelta tecnica».

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