Il club ha registrato perdite finanziarie per 304 milioni di sterline negli ultimi tre anni. La decisione attesa entro la fine dell’anno
La Premier League ha raccomandato una detrazione di 12 punti in classifica per l’ Everton, colpevole a suo dire di aver violato le regole del fair play finanziario inglese. Lo scrive il Telegraph.
Il caso dell’Everton è attualmente all’esame di una commissione indipendente, la decisione è prevista entro la fine dell’anno. Il club, sedicesimo in campionato, ha registrato perdite finanziarie per 304 milioni di sterline negli ultimi tre anni, ben oltre il limite di 105 milioni di sterline stabilito dalla Premier League.
La Premier, scrive il Telegraph, ha raccomandato una punizione “estremamente severa, fino a un massimo di 12 punti. Una sanzione che li metterebbe a grave rischio di retrocessione”.
L’Everton ha sottolineato di aver rispettato le regole e insiste a difendere “strenuamente” la sua posizione.
Negli ultimi cinque anni il club ha annunciato perdite di 44,7 milioni di sterline nel 2022, 121,3 milioni di sterline nel 2021, 139,9 milioni di sterline nel 2020, 111,8 milioni di sterline nel 2020. 2019 e 13,1 milioni di sterline nel 2018.
Nel frattempo l’Everton è anche impegnato in complicate trattative per la cessione alla società di investimento 777 Partners (i proprietari tra l’altro del Genoa). L’acquisizione è attualmente in fase di ratifica da parte della Premier League, della Football Association e della Financial Conduct Authority.
Poiché i guai non vengono mai da soli, 777 Partners è accusato di aver fatto fortuna approfittandosi di persone economicamente vulnerabili, se non disperate, attuando pratiche finanziarie predatorie come schema d’affari. Lo scrive in una lunga inchiesta il Washington Post, inchiesta ripresa da Lo Slalom.
L’autorevolissimo quotidiano americano ha esaminato atti giudiziari e intervistato molte persone coinvolte in questa storia, vittime comprese. 777 Partners, in pratica, avrebbe “strozzato” persone che avevano un disperato bisogno di soldi. Con un sistema molto semplice: offriva alle persone in difficoltà di anticipare una parte delle rendite da assicurazioni o risarcimenti “comprandole” in cambio di pochi soldi, ma maledetti e subito.