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Lindstrom preferì il Napoli al Liverpool perché voleva giocare. Finora solo 100 minuti (Corsport)

È costato 25 milioni. Neanche un minuto in Champions, quattro partite su sette in panchina. Finora per Garcia è stato un sostituto di extralusso

Lindstrom preferì il Napoli al Liverpool perché voleva giocare. Finora solo 100 minuti (Corsport)
Ci Napoli 27/092023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Udinese / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Jesper Lindstrem

Lindstrom preferì il Napoli al Liverpool perché voleva giocare, ricorda Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport eppure fin qui il danese è sceso in campo appena cento minuti. Il Napoli lo ha pagato 25 milioni.

Ecco cosa scrive il Corriere dello Sport:

il suo resta un inserimento ancora parziale: Lindstrom è stato inseguito a lungo e lui stesso ha dichiarato di aver preferito il Napoli al Liverpool per motivi strategici. «I Reds mi volevano, sì, ma quanto avrei giocato? Sarebbe stato intelligente andarci? Sono un loro tifoso, ma se non gioco allora tanto vale sedermi a guardarli in tv. Ho 23 anni, un’età in cui devo giocare un po’: ecco perché penso che il Napoli sia un buon cambiamento. È uno dei migliori club del mondo e hanno detto che giocherò. Che avrò molte chance».

CHE LUSSO. Non troppe per il momento: 3 presenze e 100 minuti in campionato esclusi recuperi, poco più degli 84’ collezionati nell’unica partita giocata in Bundesliga con l’Eintracht (prima di essere ceduto) contro il Darmstadt, da esterno destro del tridente; nessun gettone in Champions. Fuori a Braga e con il Real, dicevamo, a dispetto delle 7 consecutive della stagione precedente a Francoforte, andata degli ottavi con il Napoli compresa (al ritorno era infortunato). L’investimento più ricco dell’estate, insomma, è stato finora più che altro un sostituto di extralusso: quattro partite su sette non le ha guardate in tv ma dalla panchina. In attesa che Garcia ritenga completo il suo inserimento negli schemi e nei meccanismi.

PICCIRILLO SUL NAPOLISTA

C’è un frame, uno solo, in cui in molti dicono di aver visto Jesper Lindstrom. Un’apparizione. Come una madonna di Braga. Era il 90′, e i testimoni oculari lo raccontano preso, tutto trafelato, in un lungo riscaldamento sotto le tribune di cemento armato. Camuffato da Zerbin. Nel frame – abbiamo controllato – si vede Lindstrom spoglio della tuta da impostore, pronto a entrare in campo, vicino al quarto uomo. La regia lo inquadra di sfuggita, mentre Garcia lo strattona per rispedirlo in panchina. Colto da improvvisa urgenza da risultato, l’allenatore lo guarda e rinsavisce: il Napoli ha segnato, vince 2-1, serve Natan. Non Lindstrom, e manco Zerbin. Natan.

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