Dopo Malta e Inghilterra mancheranno due partite e sarà decisivo lo scontro diretto in Ucraina in programma il 20 novembre
L’Ucraina ha battuto 2-0 la Nord Macedonia è si è portata a 10 punti in classifica nel girone C che comprende anche l’Italia ferma a 7 ma con due partite una in meno: una contro Malta che si giocherà stasera a Bari e l’altra contro l’Inghilterra prima in classifica con 13 che si giocherà martedì sera a Wembley.
In caso di vittoria contro Malta e di sconfitta a Wembley, Italia e Ucraina andrebbero a parti punti. Con due partite ancora da giocare. L’Italia ospiterà la Nord Macedonia (il 17 novembre) mentre l’Ucraina andrà a Malta. L’ultimo match, che determinerà la qualificazione agli Europei, è Ucraina-Italia in programma il 20 novembre.
L’Ucraina ha vinto 2-0 con reti di Sudakov e Karavaev.
Ricordiamo che l’Italia, oltre a Zaniolo e Tonali, ha perso anche Chiesa e Zaccagni.
Sembrava che Spalletti avesse convocato Politano e invece no, è arrivato El Shaarawy.
Come scrive Sport Mediaset:
Luciano Spalletti perde un altro pezzo. Dopo i controlli fisici effettuati ieri e in mattinata, Filippo Zaccagni risulta non essere in grado di recuperare per la sfida dell’Italia programmata per martedì sera in casa dell’Inghilterra. L’ex Verona quindi, farà ritorno alla Lazio per proseguire nel recupero.
Scrive il Corriere dello Sport:
Mattia Zaccagni non recupera e torna a casa. Il giocatore della Lazio, che non aveva seguito la Nazionale a Bari per la gara di questa sera contro Malta ed era rimasto a Coverciano per continuare a lavorare a parte per recuperare dall’infortunio alla caviglia, a seguito dei test fisici effettuati ieri e oggi al Centro Tecnico Federale – come comunicato dalla Figc – “non risulta essere in grado di poter essere disponibile per la gara di martedì a Londra con l’Inghilterra e sta facendo quindi rientro al proprio club di appartenenza”.
Intanto Spalletti parla delle scommesse e anche dei suoi calciatori
Spalletti allude a Fabrizio Corona a Rai Sport:
«I calciatori devono capire che sono personaggi famosi e che ci sono altri che diventano famosi andando a spiare e a sciacallare su di loro per avere pubblicità».
#Spalletti a Raisport:
I calciatori devono capire che sono personaggi famosi e che ci sono altri che diventano famosi andando a spiare e a sciacallare su di loro per avere pubblicità. #Scommesse— Alessandro Antinelli (@AleAntinelli) October 14, 2023
A ridosso dell’importante sfida contro il Malta, il nuovo allenatore della Nazionale Luciano Spalletti è stato pizzicato da qualche domanda mentre alloggiava in un hotel a Bari, dove alle ore 20:45 l’Italia scenderà al San Nicola. Una partita non da sottovalutare, vista anche la prossima trasferta con l’Inghilterra, prima nel gruppo C, e il caos mediatico riguardo al caso scommesse che sta giornalmente attanagliando Coverciano e i suoi pupilli.
Parla di Berardi:
«Berardi è il leader di questa Nazionale. Per quello che ha fatto vedere nel suo club, ha già dimostrato un calciatore di livello top. Poi è lì che si completa il percorso. Quando sei dentro il livello top, si vede quello che riesci a fare, cioè se lui riesce a fare le stesse cose che fa nel Sassuolo, perché la sensazione di chiunque è di un calciatore fortissimo, di un calciatore infinito per i colpi che ha. Veramente ha in canna il colpo del ko: è un pugile peso massimo».
Spalletti ha anche rivelato a Radiorai che potrebbe essere imminente la convocazione di due giovani sorprese di questo inizio di campionato: si tratta dell’italoargentino Matias Soulé, di proprietà Juve in prestito allo scoppiettante Frosinone e conteso con l’Albiceleste campione del mondo, e del centrocampista del Monza Andrea Colpani:
«Sono due nomi nel nostro mirino. Con uno ho parlato e con l’altro no, ma sono tutti e due molto attenzionati, perché stanno facendo benissimo e perché bisogna creare un’opportunità per quelli che spingono da sotto, per i giovani. Poi è chiaro che fino a quando non arriva questa spinta bella chiara, bella forte e carica di presupposti, bisogna mantenere l’esperienza e la sicurezza del calciatore un po’ più maturo».