Marco Giordano su Twitter: “Il patron vuole restituire mordente ad una squadra vista scarica dal punto di vista motivazionale. Rischia anche il ds”
A scrivere dell’incontro imminente tra De Laurentiis, presidente del Napoli, e Antonio Conte è anche Marco Giordano, giornalista di CalcioMercato.com. Su Twitter, il giornalista scrive:
+++Aggiornamento @sscnapoli+++ Confermato a breve l’incontro tra @ADeLaurentiis e #Conte. Alla base, il desiderio del patron di restituire mordente ad una squadra che viene vista scarica dal punto di vista motivazionale. Si parlerà di moduli (e di ingaggi). Rischia anche il ds…
— Marco Giordano (@MarcoGiordano6) October 11, 2023
L’incontro lascia presagire un’intesa fra presidente e allenatore. SE i due si incontrano, vuol dire che la gran parte dei nodi sono stati affrontati e risolti. Conte è un ottimo motivatore, chiunque lo conosca non ha dubbi sulle sue capacità di entrare nella testa dei giocatori. Ed è quel che di cui in questo momento ha bisogna la squadra.
A rischiare il posto però è anche il direttore sportivo Meluso, assunto solo il 17 luglio e già in bilico dopo nemmeno metà stagione al Napoli.
Anche Sport Mediaset riporta dell’imminente incontro:
“Non è facile ma quando De Laurentiis si muove di persona è perché ritiene di avere le carte in regola per ottenere quel che vuole. Arrivasse il sì di Conte, a quel punto il patron dei partenopei si muoverebbe alla volta di Castel Volturno per risolvere il rapporto con Garcia: non è da escludere infatti che con il tecnico francese si arrivi a una risoluzione anticipata e consensuale dell’accordo in essere“.
Nel frattempo Garcia è atterrato a Napoli, nel pomeriggio gli allenamenti con chi non è andato con le nazionali. Il clima intorno al tecnico francese è cupo. Ugolini a tal proposito, a Sky, ha detto:
«Non è contento De Laurentiis, non è soddisfatto del rendimento della squadra, dell’allenatore, ha detto che deve trovare giusta sintonia col campionato italiano. Dalle parole di ieri si evince che se non è sfiducia, poco ci manca. Tutto è appeso a Conte e alla capacità persuasiva del presidente»