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Rudi Garcia convive con un’ossessione, è la Champions League (Corsport)

il Napoli è anche altro, una squadra fatta e finita, costruita nel tempo, sempre piena di talento (e quanto ce n’è)

Rudi Garcia convive con un’ossessione, è la Champions League (Corsport)
Ci Napoli 26/09/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Udinese / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Rudi Garcia

Rudi Garcia. Napoli-Fiorentina, torna Italiano al Maradona. Antonio Giordano sul Corriere dello Sport scrive di Garcia:

Rudi Garcia convive con un’ossessione, è la Champions League, quella dimensione nella quale il «Napoli deve starci sempre», una frontiera limpida che sembra sia sufficiente per continuare a brillare nell’elite: il confine, dunque, per ora, può essere stabilito in questa serata a modo suo magica, con la musichetta che simbolicamente sta lì ad evocare altro, una autorevolezza di fatto, l’appartenenza al ceto sociale che dispensa prestigio ma anche tanto danaro. Ma il Napoli è anche altro, una squadra fatta e finita, costruita nel tempo, sempre piena di talento (e quanto ce n’è), d’un patto luccicante che sta lì e d’una forza tecnica interiore e anche no che può autorizzare ad inseguire ambizioni più aderenti alla propria realtà. 

LA CONFERENZA DI RUDI GARCIA

Contro la Fiorentina la partita più importante? 

«Io ho l’abitudine di dire che la gara più importante è sempre la prossima. Però siamo terzi a pari punti con la Fiorentina, vogliamo blindare questo terzo posto. Vogliamo vincere e battere una Fiorentina che ha fatto un inizio di stagione importante e di qualità».

Garcia ancora sulla Fiorentina e sul turnover:

«C’è ancora domani per vedere chi sta bene. Abbiamo studiato la Fiorentina, cambia spesso i giocatori. L’ho guardata ieri, il suo modo di giocare non cambia, è una squadra di qualità, forte di testa. Ci somiglia perché cercano di recuperare palla nella metà campo avversaria. Noi siamo il Napoli e dobbiamo continuare la striscia di vittorie con Udinese e Lecce, giochiamo in casa. Prima della sosta vogliamo continuare la striscia di vittorie».

Udinese, Lecce, Real, tante belle cose ma qualche ombra: cosa manca ancora?

«A Lecce non abbiamo preso gol. Essere in grado di finire le partite con cleen sheet ti aiuta a vincere. Possiamo migliorare questa cosa. Siamo la squadra che subisce meno occasione della Serie A e che concede pochi tiri agli avversari. Su questa efficienza difensiva possiamo migliorare. Quel poco che diamo non deve trasformarsi in gol».

Rudi Garcia su Rrahmani, Gollini e Juan Jesus:

«Gollini e Juan Jesus dovrebbero rientrare in gruppo settimana prossima, con gradualità. Amir ha fatto una parte con noi oggi, vediamo domani. E’ quasi recuperato, ovviamente non lo rischieremo ma se è disponibile non serve lasciarlo fuori anche se non avrà i 90′ nelle gambe. Non siamo in urgenza vista la coppia Ostigard-Natan, ma l’importante è che non vada in nazionale altrimenti va lì e poi si fa male e non gioca con noi e poi torna lì e diventa un problema».

Il commento di Rudi Garcia alle parole del procuratore di Mario Rui:

«Mario Rui? Se replico ogni volta che c’è un agente che piange, passerei tutto il tempo a fare questo. L’importante è il giocatore. Lui è venuto da me, abbiamo chiarito. Lui non condivide le cose che ha detto il suo agente. Ovviamente vorrebbe giocare di più, a me piace che sia motivato, lui è importante in questo club. Abbiamo un rapporto sano ed onesto, ovviamente vorrebbe giocare di lui, ma mi piace che sia motivato per avere più spazio. Ho sempre cercato terzini sinistri di qualità e ho la fortuna di averne due forti a Napoli. Poi l’istituzione Napoli ha gestito la cosa e così deve essere».

La sconfitta con il Real può dare più consapevolezza:

«Sì, deve essere così. Abbiamo raggiunto un livello alto, con più concretezza difensiva, dobbiamo rimetterla in campo domenica. Abbiamo giocato alla pari con una delle squadre più forti al mondo, conferma che siamo forti, ma ora dobbiamo tenere questo livello ed ho fiducia nei miei ragazzi».

Su Lindstrom:

«Lindstrom è arrivato tardi, soprattutto perché giochiamo in maniera diversa dal Francoforte. Sta entrando negli schemi e può giocare nelle fasce o dietro la punta, però quando è in campo il suo rendimento deve essere migliore. Lasciamogli tempo, lavora bene in allenamento. Ha solo bisogno di tempo, ci può aiutare tanto in diversi modi».

La sosta ora che sta trovando continuità è un bene o un male?

«Così è il calendario. Prima facciamo in modo di vincere domenica. Prima di una sosta si deve fare sempre un risultato positivo, per non dare “biscotti alla stampa”. Concentriamoci su questa cosa, poi seguiremo i nostri giocatori. Per loro è importante vincere con le nazionali, per noi è importanti che tornino senza infortuni».

Ostigard-Natan possono sovvertire le gerarchia in difesa?

«Non si sa quando saranno disponibili Juan Jesus e Rrahmani».

Garcia sul gol di Valverde:

«Sul terzo gol del Real potevamo fare meglio. Sono dettagli che fanno la differenza e potevamo gestire alcuni momenti meglio. Ci serve da lezione per il resto della stagione».

Il Consiglio dei saggi di cui ha parlato è settimanale? Avviene singolarmente? Che confronto è? 

«L’ho sempre fatto in tutti i club, a me piace, a volte per scherzare alcuni crearono un consiglio dei non saggi (ride, ndr). Posso dirvi che è dall’inizio della stagione che l’ho sempre convocato io, mai il contrario, ma mi diverto a leggere alcuni di voi».

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