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Scommesse, ci sono intercettazioni: altri nomi di calciatori verranno (Corsera)

È una storia che gli investigatori seguono da tempo, è partita stando dietro a personaggi di un certo rilievo criminale

Scommesse, ci sono intercettazioni: altri nomi di calciatori verranno (Corsera)

Scommesse, l’impressione è che altri nomi di calciatori verranno. Lo scrive il Corriere della Sera.

Ci sono chat e messaggi ricavati dai «supporti informatici sequestrati», come telefonini e tablet dei giocatori, verbali di interrogatorio e, soprattutto, intercettazioni, nell’inchiesta della Squadra mobile e della Procura di Torino che ha scoperto un giro di scommesse su siti illegali. E se Nicolò Fagioli, già a fine giugno, e Sandro Tonali, due giorni fa, hanno ammesso le puntate davanti al pubblico ministero Manuela Pedrotta, l’impressione è che altri nomi verranno. Anche se i calciatori non sono al centro di un’indagine che pare vasta e complessa, e che era partita stando dietro a personaggi di un certo rilievo criminale.

Del resto, è una storia che gli investigatori seguono da tempo, visto che il fascicolo (numero 12.793) è stato iscritto nel 2022. Siamo davvero davanti alla punta dell’iceberg, per quel che si potrà sapere e per gli accertamenti investigativi fin qui fatti.

QUEL CHE SCRIVE LA GAZZETTA SU TONALI E NON SOLO

Tonali ha incontrato il procuratore in un luogo riservato (si è presentato con certificato medico di ludopatico, ndr). Prima di essere sentito a Torino. Anche se gli accertamenti sul suo telefonino non si sono conclusi, lanciarsi in ricostruzioni omissive o negazioniste sarebbe stato davvero spericolato. Ecco perché gli inquirenti sono convinti della credibilità della sua testimonianza. Che deve tener conto di quanto riferito da Fagioli: «Fu lui a suggerirmi Icebet (una delle piattaforme illegali, ndr) e nell’ambiente si vociferava che anche lui avesse ingenti debiti in giro». Per la verità, su questo punto l’ex milanista ha negato: nessun debito, nessuna minaccia di chi aveva dato soldi in prestito, ma una compulsiva attrazione fatale verso il gioco. Sia su siti legali (ma non per i calciatori quando scommettono su calcio) sia su quelli illegali.

Tonali non avrebbe tirato in ballo la responsabilità di altri tesserati. Né l’azzurro del Newcastle né lo juventino hanno parlato di Nicolò Zaniolo, che risulta comunque iscritto al registro degli indagati a Torino. E tanto meno dei tre calciatori citati a “Striscia la Notizia” da Fabrizio Corona su cui c’è stata peraltro la smentita degli stessi pm. La sensazione è che in questo momento non ci siano evidenze che vanno al di là delle due posizioni già conosciute. Nonostante le varie liste che popolano qualche canale social. La storia, però, potrebbe essere all’inizio. E anche giudiziariamente potrebbe non fermarsi a Torino ma coinvolgere altre procure. 

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